Padova

"Dammi i soldi o invio le tue foto intime nella chat del lavoro", 28enne arrestato

L'aveva conosciuto l’anno scorso su un noto social network.

"Dammi i soldi o invio le tue foto intime nella chat del lavoro", 28enne arrestato
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Un uomo ha minacciato di inviare le foto intime della donna nella chat del lavoro se quest'ultima non gli avesse inviato 4500 euro.

Estorsione

Questo fine settimana, nello specifico il 9 gennaio 2021, i militari della stazione Carabinieri di Abano Terme, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, vicino agli uffici del Camping Sporting Center di Montegrotto Terme, hanno arrestato D.B., nato in Senegal nel 1992, in Italia senza fissa dimora, responsabile del reato di estorsione e atti persecutori, procedendo, inoltre, alla denuncia in stato di libertà U. L. C. D, honduregno nato nel 1994, residente a Padova, per concorso in estorsione e possesso ingiustificato di armi. Quanto sopra ai danni di un’impiegata nata nel 1973 e residente a Padova.

Aveva contattato anche la figlia

Nei giorni precedenti la donna si era presentata negli uffici della stazione procedente e aveva sporto denuncia querela nei confronti del senegalese, per il reato di atti persecutori ed estorsione poiche’ quest’ultimo, conosciuto l’anno scorso su un noto social network, nonostante avesse già ricevuto del denaro dalla denunciante in altre circostanze e sotto minaccia e benchè quest’ultima avesse cambiato la propria utenza telefonica per evitare di essere ulteriormente contattata, persisteva nel cercarla mettendosi in contatto, per mezzo della piattaforma “Instagram”, con la figlia minorenne al fine di parlarle.

La richiesta di denaro

Quest’ultima, intimorita per il coinvolgimento della figlia, chiamava lo straniero il quale asseriva che alcune persone si erano impossessate del suo telefono e pretendevano la somma di 4.500 euro poiché, in caso contrario, avrebbero pubblicato sulla chat di lavoro alcune foto intime della donna, circostanza, questa, verosimilmente inventata per ingannare la vittima e ottenere la somma di denaro indicata. La vittima accettava di consegnargli la somma di 3.000 euro in cambio della fine definitiva dei contatti con lei e la figlia e gli dava appuntamento, per le ore 11 di sabato u.s., informando i militari, nelle vicinanze del luogo dove è stato arrestato.
All’orario convenuto, il senegalese si è presentato all’appuntamento in compagnia del cittadino honduregno sopra indicato.

Sono stati bloccati

Dopo avere riscosso il denaro, mentre si stava accingendo ad andare via con il suo accompagnatore, a bordo dell’autovettura di quest’ultimo, entrambi sono stati bloccati dagli operanti che avevano monitorato tutte le fasi precedenti. La perquisizione eseguita nei confronti dei due soggetti consentiva di rinvenire la somma di denaro appena ricevuta e, sulla persona del centro americano, un coltello da cucina di grosse dimensioni. Tutto il denaro è stato recuperato e restituito alla vittima, mentre sono stati sequestrati tre telefoni cellulari per la successiva analisi tecnica a supporto dell’attività investigativa svolta. Il Senegalese è stato successivamente associato alla casa circondariale di Padova, come disposto dal P.M. di turno contattato, in attesa dell’udienza di convalida.

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