Dall'Emilia a Padova per svaligiare appartamenti, ladri fermati dopo i colpi nei quartieri Arcella e Pacciolati
Per un 30enne e un 25enne albanesi è scattata la custodia cautelare in carcere. I due sono stati trovati con diversi monili, oggetti preziosi e orologi
Grazie a un'accurata attività ispettiva, la Squadra Mobile della Questura di Padova è riuscita a fermare due ladri di origini albanesi e residenti in Emilia Romagna che, nelle scorse settimane, si sono resi protagonisti di una serie di furti in casa nei quartieri Arcella e Pacciolati. Gli agenti li hanno bloccati in tempo dato che i due malviventi avevano già pronti due biglietti aerei per lasciare l'Italia e rendersi irrintracciabili.
Auto sospetta nei quartieri Palestro e Santa Rita
Nella giornata di domenica 17 novembre 2024, nel quartiere Palestro di Padova alcuni residenti hanno segnalato un’autovettura sospetta con a bordo due persone, indicando parzialmente il numero di targa. Ne è nata un’articolata attività investigativa della Squadra Mobile che ha consentito di individuare e procedere a fermo di polizia giudiziaria di due soggetti albanesi autori di furti in abitazione e ricettazione.
In particolare, dagli accertamenti è emerso che, nel periodo tra il 12 e il 17 novembre, la loro autovettura, pur proveniente dall’Emilia-Romagna e intestata a un 30enne albanese residente in provincia di Reggio Emilia, nelle ore serali circolasse in diversi quartieri del centro di Padova.
Gli operatori della Squadra Mobile hanno predisposto pertanto mirati servizi di pedinamento e appostamento e, nel corso della serata del 21 novembre 2024, hanno notato che la tale veicolo, di colore bianco, si stava muovendo nel quartiere Santa Rita e nel quartiere Palestro.
I due soggetti, verso le 17, si sono allontanati temporaneamente dall’auto e, dopo pochi minuti, sono ritornati a recuperarla con abbigliamento (tutto scuro) parzialmente diverso da quello precedente. Una volta ripartiti a bordo del mezzo, sono stati visti allontanarsi precipitosamente verso la barriera autostradale di Padova Sud e, per tale motivo, gli operatori di Polizia sono intervenuti tempestivamente, bloccandoli prima che prendessero l’Autostrada.
Dall'Emilia a Padova per svaligiare appartamenti
A bordo del mezzo, oltre al conducente 30enne, intestatario dell’auto e con un precedente di polizia per omicidio stradale, sul lato passeggero si trovava un altro soggetto albanese, 25enne con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
A seguito di perquisizione sul veicolo, i due sono stati trovati in possesso di arnesi atto allo scasso, tra cui un grosso cacciavite nascosto nel vano motore dell’auto. All’interno dell’abitacolo, poi, sono stati recuperati sia gli indumenti precedentemente cambiati, sia numerosi monili e oggetti preziosi di cui i due perquisiti non hanno saputo giustificarne la provenienza.
I due albanesi sono stati quindi accompagnati in Questura per i successivi accertamenti, al termine dei quali si è riuscito ad individuare il luogo di abitazione del conducente e intestatario dell’auto, situata in provincia di Reggio Emilia. Gli operatori di polizia si sono recati presso la loro abitazione e in sede di perquisizione domiciliare sono stati trovati ulteriori monili e oggetti preziosi, tra cui diversi orologi.
Ladri fermati dopo i colpi nei quartieri Arcella e Pacciolati
Le indagini compiute nell’immediatezza hanno consentito poi di accertare che i preziosi trovati in sede di perquisizione erano frutto di almeno due diversi furti in appartamento commessi nelle ore serali in data 15 novembre nel quartiere Arcella e qualche giorno prima nel quartiere Pacciolati.
Sulla scorta della ricostruzione effettuata nel corso della notte dagli investigatori, si è proceduto al fermo di polizia giudiziaria nei confronti dei due soggetti albanesi, gravemente indiziati di aver commesso i due furti in abitazione a Padova nel mese di novembre. Inoltre, in sede di fermo d’iniziativa, si è evidenziato il concreto pericolo di fuga dei due soggetti trovati in possesso di biglietti aerei verso l’Albania. Al termine degli accertamenti investigativi, i due fermati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Padova.
In data 25 novembre, in sede di udienza di convalida, il quadro indiziario rappresentato dalla Squadra Mobile è stato confermato dall’Autorità Giudiziaria che, nel convalidare i due provvedimenti di fermo, ha adottato nei confronti di entrambi la misura della custodia cautelare in carcere.
I monili e i preziosi ritrovanti saranno restituiti agli aventi diritto e gli investigatori stanno rivisitando alcuni furti in appartamento al fine di verificarne la riconducibilità ai due indagati.