A Padova

Dalla stazione a piazza Garibaldi, 5mila persone in corteo contro il DDL Sicurezza

La manifestazione, organizzata da Pedro Centro Sociale Occupato, si è svolta nel pomeriggio di sabato 26 ottobre 2024

Dalla stazione a piazza Garibaldi, 5mila persone in corteo contro il DDL Sicurezza
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Una grande manifestazione per dire no al nuovo DDL Sicurezza. Cinquemila persone si sono radunate a Padova, nel pomeriggio di sabato 26 ottobre 2024, aderendo al corteo organizzato da Pedro Centro Sociale Occupato.

5mila persone in corteo a Padova per dire no al DDL Sicurezza

L'iniziativa popolare ha avuto inizio verso le 16 con il raduno all'esterno della stazione ferroviaria di Padova. Il corteo si è quindi messo in moto, spostandosi prima nelle piazze dei Signori e delle Erbe (dove è stato appeso lo striscione "No al DDL Sicurezza" sulla facciata di Palazzo della Ragione), per poi raggiungere piazza Garibaldi.

Una fiumana di 5mila persone, tra cui 120 sigle, associazioni, comitati e sindacati, ha aderito alla manifestazione regionale organizzata dal Centro Sociale Pedro, atto apicale di numerose assemblee pubbliche in tutte le città del Veneto.

Il corteo è stato ampiamente partecipato, ma si è svolto in maniera pacifica (con tanto di cori, slogan e fumogeni), venendo monitorato dalle Forze dell'ordine (anche con l'elicottero), che non sono dovute intervenire per sedare episodi controversi.

Il fulcro della protesta è stato il tanto discusso Disegno di Legge sulla Sicurezza, già approvato dalla Camera e che passerà in Senato il prossimo 8 novembre. Tante le testimonianze raccolte dal Tgr Veneto durante il corteo:

"Dopo una gestazione di nove mesi alla Camera, pare che ci sarà una brusca accelerata per l'approvazione in Senato. In 38 articoli di questo DDL Sicurezza, ci sono 13 nuovi reati e 14 nuove norme che invece aumentano le pene a reati già esistenti".

"Leggiamo in questo disegno di legge un tentativo anche di bloccare quelle lotte nel mondo del lavoro che in questi mesi hanno cercato di portare aumenti salariali, difendere diritti che si stanno smantellando".

"Producono nuove norme e se ne inaspriscono di vecchie addirittura per chi nei centri di accoglienza per i migranti mette in campo proteste anche passive e pacifiche. E' un DDL che punisce anche chi, ad esempio, mette in atto uno sciopero della fame".

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