Coda alle Poste di piazza Zanellato, un cliente si spazientisce e minaccia di morte il Direttore

Lo scorso venerdì, 14 giugno 2024, si è verificato uno spiacevole episodio alle Poste di piazza Zanellato a Padova: un cliente, spazientito dalla lunga fila per gli sportelli, ha mosso minacce di morte al Direttore della sede, sporgendo poi una denuncia verso ignoti.

Coda alle Poste, un cliente minaccia di morte il Direttore

Che alle Poste si creino file molto lunghe è risaputo. Anche che qualche avventore si spazientisca per i tempi di attesa molto lunghi.

Ma ciò che è avvenuto lo scorso venerdì 14 giugno 2024 nella sede di Piazza Zanellato, nella succursale numero 3 nel quartiere della Stanga, ha dell'incredibile.

Qui generalmente lavora un solo operatore, così come venerdì scorso. Tuttavia, alcuni problemi tecnici hanno ritardato l'apertura dell'ufficio.

Inoltre, data la vicinanza al centro immigrazione della questura, c'era un via vai di immigrati per bollettini da pagare e documenti da raccogliere. Per questo, si era creata una lunga fila e, di conseguenza, tempi di attesa più lunghi del previsto.

Un cliente tuttavia, un 60enne italiano, si è innervosito più del dovuto, iniziando a muovere addirittura minacce di morte al Direttore della sede. Ne è seguita una denuncia sporta proprio dal cliente verso ignoti.

La situazione potrebbe degenerare in vista del progetto Polis

Ciò che potrebbe peggiorare la situazione in Posta è l'arrivo del progetto Polis, che trasformerà gli uffici postali nella casa dei servizi digitali.

Grazie alla Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, i cittadini residenti o domiciliati nei Comuni inclusi nel progetto Polis potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio.

I sindacati consigliano, a tal proposito, di recarsi alle poste negli orari intermedi, evitando i primi giorni del mese in cui vengono riscosse le pensione e puntano il dito sui tagli al personale.