Delitto di San Martino di Lupari

Chiesto l'ergastolo per Diletta Miatello, accusata dell'omicidio dei suoi genitori

L’ex vigilessa è stata dichiarata mentalmente lucida dagli esperti e nell'ultimo interrogatorio dell'11 settembre 2024 il pubblico ministero Brusegan ha chiesto il massimo della pena

Chiesto l'ergastolo per Diletta Miatello, accusata dell'omicidio dei suoi genitori
Pubblicato:

Nuovi aggiornamenti sul caso di Diletta Miatello, accusata del brutale omicidio dei suoi genitori il 27 dicembre 2022 a San Martino di Lupari: in seguito all'interrogatorio del Pubblico Ministero, avvenuto mercoledì 11 settembre 2024, è stato chiesto l'ergastolo per la 52enne.

Chiesto l'ergastolo per Diletta Miatello

Il pubblico ministero Marco Brusegan ha chiesto il massimo della pena: ergastolo e isolamento diurno per sei mesi.

Questa la richiesta giunta dall'ultimo interrogatorio di mercoledì 11 settembre 2024 nei confronti di Diletta Miatello, la 52enne che il 27 dicembre del 2022 massacrò a San Martino di Lupari i genitori.

Brusegan non avrebbe dubbi sulla sua colpevolezza e avrebbe sottolineato come le prove raccolte durante le indagini siano schiaccianti. Nonostante le pesanti accuse, Miatello ha sempre negato ogni responsabilità.

Diletta Miatello

Il processo

Nonostante la difesa abbia cercato di dimostrare che il disturbo della personalità di Miatello potesse influire sulla sua capacità di intendere e volere, gli esperti nominati dalla Procura hanno confermato la sua piena lucidità.

A stabilirlo era stato lo psichiatra Alessandro Saullo, che ha confermato come la donna soffra di un lieve disturbo della personalità, ma questo non compromette le sue capacità cognitive né la sua capacità di distinguere il bene dal male.

L'ex vigilessa, attualmente detenuta nel carcere di Montorio a Verona, dovrà ora rispondere del reato di omicidio premeditato. Il movente, sebbene non del tutto chiarito, sembra essere legato a continui litigi familiari, con Miatello che chiedeva spesso denaro ai genitori.

L'omicidio dei genitori

L’accusa nei confronti di Diletta è grave: omicidio premeditato aggravato dal vincolo di parentela. Il 27 dicembre 2022, la donna avrebbe ucciso la madre, Maria Angela Sarto, 84 anni, e ridotto in fin di vita il padre, Giorgio Miatello, di 89 anni. Quest’ultimo, sopravvissuto all’attacco iniziale, è deceduto due mesi dopo a causa delle ferite riportate.

L'autopsia sul corpo della madre aveva rivelato una violenza estrema. La donna era stata colpita ripetutamente al volto, alla mandibola e al petto, riportando venti ferite gravi. Alcune costole fratturate e la morte per dissanguamento hanno completato il quadro dell’omicidio.

Quanto al padre, invece, era stato inizialmente ricoverato per le gravi lesioni riportate, tra cui fratture al cranio e ferite lacero-contuse al volto, prima di essere trasferito in una casa di cura privata dove, dopo una lunga agonia, è morto a fine febbraio. Durante il ricovero, con un ultimo filo di voce, sarebbe riuscito a fare una rivelazione determinante alla sorella, Chiara, confermando che le accuse nei confronti dell'ex vigilessa.

Aveva fatto perdere le tracce

Per evitare che qualcuno scoprisse cosa fosse successo, sembra che Diletta, da subito considerata come la principale indiziata, si fosse inventata una bugia per depistare la badante, arrivata all'abitazione dei genitori per il servizio di pulizie ordinario.

Convinta la badante a tornare a casa, Diletta è riuscita a far perdere le tracce. Solo con l'arrivo della sorella Chiara, si sarebbe scoperto il massacro. Dopo essere stata rintracciata in un albergo a Romano d'Ezzelino (Vicenza), è stata presa in consegna dalle forze dell'ordine, per poi essere trasferita in carcere.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali