"C'è acqua nera nei canali", intervengono i forestali e scoprono uno sversamento di digestato
Diverse segnalazioni sui canali di scolo Ronco e Priare a Terrassa Padovana e Candiana: i responsabili avevano riferito di sistemare la perdita di una tubazione agricola, ma così non è stato e sono stati sanzionati

Lunedì 28 aprile 2025, dopo che sono diventati neri i canali di scolo "Ronco" e "Prarie" nei Comuni di Terrassa Padovana e Candiana, è intervenuto il Nucleo Carabinieri Forestali di Padova.
Forestali intervengono per il digestato
I cittadini dei due Comuni si sono accorti che l'acqua non aveva più lo stesso colore e, preoccupati, hanno segnalato l'accaduto ai militari. Una volta arrivati sul posto, i Carabinieri hanno risalito il ruscello per vedere quale fosse il problema.
I carabinieri, arrivati in un Comune limitrofo, hanno individuato da dove avvenisse lo sversamento. Parlando con i responsabili, hanno fatto capire ai militari che fosse tutto involontaria e che fosse dovuto dalla rottura di una tubazione contenente digestato, un refluo zootecnico fermentato usato in agricoltura. I colpevoli hanno affermato che si sarebbero attivati per sistemare la perdita.
Tuttavia, così non è stato. Di fatto, dopo solo due giorni, mercoledì 30 aprile sono ricominciate le segnalazioni per lo stesso problema. La guardia forestale, allora, decise di perquisire l'abitazione, trovando così che nessun lavoro per bloccare la perdita era stato nemmeno iniziato. Per questo motivo, il tubo sporgente che versava il digestato nel corso d'acqua è stato sequestrato, dopo averlo fatto chiudere per bloccare lo sversamento.
Il processo
Il 2 maggio, la Procura della Repubblica di Padova ha convalidato la perquisizione e il sequestro. Il 13 maggio, invece, è iniziata la procedura estintiva prevista per i reati ambientali, che potrebbe concludersi senza processo, ma con una sanatoria. Di fatto, lo Stato permette per i reati ambientali non gravi di estinguere il reato.
In questo caso, i responsabili dovranno ripulire a loro spese l'area contaminata, oltre a dover pagare una sanzione amministrativa di 3000 euro. Se si dovessero rifiutare, il procedimento penale riprenderà e potrebbe arrivare anche a 120mila euro di ammenda, oltre a eventuali pene detentive.
Secondo le diverse segnalazioni ricevute dai militari, lo sversamento di materiale dannoso per l'ambiente sarebbe una cosa che avviene di frequente, soprattutto nei giorni festivi e pre-festivi. Per questo motivo sono stati potenziati i controlli dei carabinieri forestali nelle ore mattutine e serali dei fine settimana.
L'obiettivo di queste operazioni è contrastare lo sversamento di materiale dannoso per l'ecosistema, ma anche garantire la giusta competitività alle aziende agricole oneste, anche perché non posso utilizzare l'acqua inquinata.