A Dolo

Campione palestinese di paraciclismo travolto da un SUV, è caccia al pirata della strada

L'atleta Alaa al Dali, ospitato in Italia presso la parrocchia di San Filippo Neri a Padova, fortunatamente non ha riportato gravi ferite

Campione palestinese di paraciclismo travolto da un SUV, è caccia al pirata della strada
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Alaa al Dali, campione palestinese di paraciclismo, è stato investito da un SUV nero ieri sera, 15 agosto 2024, intorno alle 20:30, mentre si stava allenando a Dolo, in provincia di Venezia (immagine di copertina dal profilo Instagram di Alaa al Dali).

Campione palestinese di paraciclismo travolto da un SUV

Alaa al Dali, campione palestinese di paraciclismo, è stato travolto da un SUV ieri sera, giovedì 15 agosto, a Dolo, intorno alle 20:30.

L'auto responsabile si è data alla fuga, lasciando Alaa sul ciglio della strada. L'atleta, ospitato in Italia presso la parrocchia di San Filippo Neri a Padova e assistito dall'ONG Acs, fortunatamente non ha riportato gravi ferite.

Tuttavia, i danni alla sua bicicletta da gara potrebbero compromettere la sua partecipazione ai mondiali di paraciclismo in programma a Zurigo a settembre. L'ONG ha già presentato denuncia contro ignoti e i carabinieri stanno conducendo le indagini per rintracciare il responsabile.

 

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Alaa corre per i Gaza Sunbirds, una squadra di paraciclismo che si sostiene grazie alle donazioni dei propri sostenitori e che da dieci mesi distribuisce aiuti umanitari a Gaza.

Zaia: “L’omissione di soccorso è un reato grave"

Anche il presidente della Regione, Luca Zaia, è intervenuto sulla vicenda:

“L’omissione di soccorso è un reato grave. Chi dopo un incidente non si perita di verificare che danni ha causato e se le persone coinvolte hanno bisogno di aiuto, non viene meno solo alla correttezza dettata dal senso civico ma anche al codice penale. Non è accettabile confrontarsi ancora con la notizia di un investimento, per fortuna in questo caso pare senza gravi conseguenze, in cui l’investitore si allontana rapidamente senza fermarsi. Li chiamano pirati della strada; lasciamo la pirateria ai libri di avventura perché, una volta che ne è provata la responsabilità penale, questi personaggi diventano solo delinquenti”.

“Siamo di nuovo di fronte a un investimento stradale dopo il quale pare che l’automobilista abbia proseguito la sua corsa senza fermarsi – prosegue il Governatore -. Spero che le indagini, o la buona fede dell’automobilista, producano presto un riconoscimento e un chiarimento. In queste situazioni, una volta che viene confermata la responsabilità e la volontarietà della fuga, la comunità si attende che, nel rispetto di quanto è previsto dalla legge, venga applicata la pena con rigore. Non è possibile che si verifichino casi simili; nel Veneto è già successo altre volte. Se dovesse servire, eventualmente, potrebbe, essere utile anche inasprire le pene”.

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