Originario di Cittadella

Brigate Rosse, tra i terroristi in fuga anche il padovano Luigi Bergamin

Arresti in Francia. E' stato condannato, tra le altre cose per l'omicidio di un macellaio di Santa Maria di Sala.

Brigate Rosse, tra i terroristi in fuga anche il padovano Luigi Bergamin
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Ieri mattina in Francia, su richiesta dell’Italia, sette ex membri delle Brigate Rosse sono finiti in manette, come ha annunciato l’Eliseo. Si tratta di persone condannate in Italia per atti di terrorismo commessi tra gli Anni ’70 e ’80. Tre di loro, però, sono ancora ricercati.

Brigate Rosse, terroristi in fuga: ecco chi è Luigi Bergamin

Sessantenne, nato a Cittadella in provincia di Padova, ideologo dei Pac, vissuto per quasi 30 anni a Carmignano di Brenta, in via Ronchi.

Luigi Bergamin, uno dei militanti dei Proletari armati per il comunismo, come riporta Prima Venezia, è uno dei tre terroristi sfuggiti alla cattura ieri mattina, il 28 aprile 2021 in Francia. Avrebbe una pena definitiva di 16 anni e 11 mesi da scontare per aver ideato l’omicidio del maresciallo Antonio Santoro, il capo degli agenti della Polizia penitenziaria ucciso a Udine il 6 giugno 1978 da Cesare Battisti.

Ma se questo è stato finalmente dopo anni di latitanza assicurato alla giustizia, lo stesso non si può dire di Bergamin, ancora in fuga. Luigi Bergamin è anche stato condannato per l’omicidio del macellaio Lino Sabbadin di Santa Maria di Sala in provincia di Venezia. Dopo aver conseguito la laurea, Bergamin si trasferì a Cinisello Balsamo in provincia di Milano dove conobbe Enrica Migliorati.

Il 28 settembre del 1985 era finito dietro le sbarre a Parigi. Ma poi aveva riguadagnato la libertà. Riarrestato nel dicembre del 1990, la Francia gli aveva negato l’estradizione. Oltre a Luigi Bergamin in fuga ci sono pure Maurizio Di Marzio e Raffaele Ventura.

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