Botte da orbi in via Tommaseo, il Questore chiude due negozi per due mesi

L'articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, recita:

"Il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini".

E' quanto capitato dopo che giovedì scorso, 20 marzo 2025, i titolari di due esercizi pubblici di via Tommaseo,  a Padova, se le sono date di santa ragione.

Un acconciatore, infatti, ed un alimentarista, gestori di due negozi che ad avviso delle Forze dell'Ordine sono punto di incontro di persone pericolose per l'ordine e la sicurezza pubblica a causa dei loro traffici illeciti, o non le volevano più tra i loro clienti o, forse, ne volevano l'esclusiva; vallo a capire.

Intanto, ieri sera, martedì 25 marzo, gli Agenti della Questura hanno eseguito l'ordine del Questore Marco Odorisio e messo i sigilli per 60 giorni ai due negozi.

Chi sono

Uno è un barbiere titolare della "Destiny Changer Saloon", l'altro, la "Adonai", ha una licenza di generi alimentari autorizzata anche allo smercio di alcolici. Entrambi i titolari sono nigeriani ed hanno sede rispettivamente al civico 30 e 32 di via Tommaseo.

Cosa hanno combinato

Giovedì pomeriggio 20 marzo 2025 - se ci concedete l'eufemismo e ci credete quando vi diciamo che non stiamo facendo pubblicità occulta per uno dei due - si accapigliavano e si ..acconciavano per le feste, tra due tifoserie composte da parenti e clienti.

Robe da film insomma, e mica alla Peppone e don Camillo.

Gli agenti chiamati sul posto, in un primo momento hanno riportato la calma che però non è durata che per poche ore, tanto che al secondo round si sono registrate gravi aggressioni tra le parti coinvolte, che dalle mani sono passate all’uso di bastoni, ombrelli e bottiglie di vetro che hanno provocato qualche ferito tra i litiganti.

Colpi bassi

L'uso di armi improprie che avrebbe potuto avere conseguenze anche gravi, ha reso urgente l'intervento della Polizia di Stato che, tornata a gestire la situazione, tra i suoi appunti ha trovato che analoghi episodi erano accaduti il 4 giugno, il 15 luglio ed il 26 settembre 2024 quando il loro intervento aveva però impedito che le cose degenerassero.

Alla luce di quanto sopra e appurato che:

• i due esercizi commerciali sono spesso frequentati da extracomunitari clandestini con a carico precedenti penali per reati contro la persona ed in materia di stupefacenti;
• sono continui gli esposti che giungono da residenti e commercianti della zona;
• viene ripetutamente chiesto l’intervento della Polizia;
• nei negozi o nelle vicinanze vengono sovente trovati cittadini stranieri violenti dediti all’attività di spaccio tanto da far pensare alla Polizia che si tratti di un punto d'incontro per traffici illeciti,

il Questore ha disposto la sospensione della licenza per 60 giorni ad entrambi i commercianti considerata la necessità di interrompere, almeno temporaneamente la situazione di illegalità e pericolo riscontrati.

Diamoci una regolata

Ai due focosi iscritti alla nostra Camera di Commercio, noi abbiamo anche telefonato prima di andare in stampa: in un caso però non hanno risposto, nell'altro non hanno voluto rilasciare commenti.

Pazienza, eravamo proprio curiosi di sapere cosa fosse successo ma gli avremmo anche ricordato, senza farlo qua davanti a tutti, che l'art. 100 del Tulps finisce così:"Qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata".