Bimba sta annegando a Jesolo, poliziotto della Questura di Padova si lancia in mare e la salva
Ivan Francescon, libero dal servizio, non ci ha pensato due volte ed alle grida di aiuto è corso a soccorrere una piccola bagnante

Poliziotto del Reparto anticrimine della Questura di Padova, libero dal servizio e a diporto a Jesolo con la famiglia ed il suo cane al guinzaglio, viene attirato dalle grida di una donna che invoca aiuto per la figlia che pareva annegare.
Lo slancio disinteressato
Come raccontato da Prima Venezia, Ivan Francescon, 52 anni e vice sovrintendente della Polizia di Stato, giovedì scorso, 12 giugno, quando era circa l'una di pomeriggio, non ci ha pensato un attimo e, mollato il cane, si è tuffato per soccorrere la piccola:
"Ho iniziato a sentire le urla di una madre sul bagnasciuga, in prossimità degli scogli - ha raccontato Ivan Francescon ai microfoni di TV7 -, che diceva che la figlia stava annegando. Non capivo da dove proveniva il pericolo perché c'erano vento e onde".
Qui di seguito, il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Il soccorso in mare
La bambina di 10 anni, si saprà poi, in compagnia di una coetanea, si era buttata in acqua per giocare con i gonfiabili e la mamma che la vedeva comparire e sparire tra le onde, intuendo le difficoltà ha lanciato subito l'allarme.
"Una volta raggiunta ho provato a tenerla sopra all'acqua e ho iniziato a nuotare. Mi sono accorto però che anziché tornare a riva, venivo trasportato al largo dalle onde".

Provvidenziale l'intervento del poliziotto che, una volta raggiunta, è riuscito a trascinarla a riva anche grazie all'aiuto di altri due bagnanti, tra cui il padre della bimba che l'ha riabbracciata in buone condizioni.
"Ho urlato loro di non venire troppo verso di me, ma di creare una catena umana. A quel punto sono riuscito ad aggrapparmi al braccio di un bagnante e mi sono tirato su".
I genitori hanno espresso la loro gratitudine a Ivan, promettendo di scrivere al commissariato di Jesolo per ringraziarlo ufficialmente.
"All'inizio la bambina non aveva parole, poi però mi ha abbracciato. E' stata una bella sensazione. Il papà era disperato, mi ha ringraziato in tutti i modi. Non ho avuto paura, ce l'ho avuta solo nell'istante in cui mi sono accorto che nuotavo, ma non riuscivo a tornare a riva".
I complimenti di Luca Zaia
Il bel gesto è passato presto di bocca in bocca, arrivando sino al presidente della Regione, Luca Zaia, che ha commentato:
“Senza quel poliziotto in riposo a Jesolo con la famiglia, il suo altruismo, la sua abitudine professionale a difendere la gente, forse oggi piangeremmo un’altra bambina morta in mare. Così non è. Ne siamo felici e altrettanto grati all’Agente Ivan Francescon, della Questura di Padova. La mamma della piccola grida aiuto, lui non esita e si tuffa per raggiungere la piccola. Lo fanno anche altri coraggiosi, ma non riescono a recuperarla. Lui sì, non mollando nemmeno quando l’acqua sommerge anche lui e la corrente rema contro – dice Zaia. Ivan ha così dimostrato che le donne e gli uomini delle forze dell’ordine, in realtà non sono mai fuori servizio, quanto meno non il loro cuore e il loro coraggio. Il piccolo figlio del poliziotto – conclude Zaia – lo ha chiamato ‘eroe’. Lo è per tutti".