Andrea Favero rinviato a giudizio, accusato di aver gettato Giada Zanola da un cavalcavia sull'A4
L'accusa è di omicidio volontario aggravato dalla convivenza e dalla premeditazione: in aula dal prossimo 23 settembre 2025

Nella giornata di lunedì 12 maggio 2025, è stato rinviato a giudizio Andrea Favero, camionista 39enne accusato di aver ucciso la madre di suo figlio gettandola da un cavalcavia a Vigonza.
Rinviato a giudizio Andrea Favero
L'accusa è di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e dal rapporto di convivenza con la vittima. Il processo inizierà martedì 23 settembre 2025.
Andrea è accusato di aver drogato Giada con delle benziodiazepine prima di gettarla da un cavalcavia dell'A4. Di fatto, secondo il Pubblico Ministero, la giovane madre sarebbe stata ancora viva, ma incosciente, all'impatto con l'asfalto e ciò sarebbe dovuto dall'assunzione dei farmaci. Tuttavia, i medicinali sarebbero stati prescritti proprio all'accusato per la sua insonnia.
Inoltre, secondo un'amica di Gaia non sarebbe stata quella la prima volta che li assumeva senza saperlo. Come lei ha dichiarato, Giada si era lamentato di sentirsi stanca e che aveva paura che Andrea la potesse violentare. Infatti, l'indagato avrebbe voluto un secondo figlio da lei, ma la vittima, stanca della relazione tossica, aveva deciso di trasferirsi dal nuovo compagno con il figlio.

Quella notte, tra martedì 28 e mercoledì 29 maggio 2024, Favero avrebbe inscenato dei messaggi con lei, scherzando sul fatto che fosse andata via senza salutare. Tuttavia, le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso un'auto in sosta sul cavalcavia alle 3:30 del mattino di mercoledì. Nel filmato si può vedere che la macchina è ripartita pochi minuti dopo e si è diretta verso casa della vittima.