Il centrodestra ha conquistato nuovamente la Presidenza della Regione Veneto vincendo nuovamente le elezioni, ma il dato che preoccupa di più è quello dell’astensione: più di un veneto su due è rimasto lontano dalle urne.
Alberto Stefani è il nuovo presidente della Regione Veneto
Con tutte le 4.729 sezioni scrutinate, secondo i dati ufficiali del portale Eligendo, Alberto Stefani, candidato del centrodestra, ottiene il 64,39% dei consensi, pari a 1.211.356 voti, diventando così il nuovo governatore del Veneto.
“Con grande emozione ho ricevuto l’onore di rappresentarvi. Sento dentro di me una forte responsabilità e anche una grande energia. Voglio essere chiaro: metterò al primo posto i bisogni delle persone e sarò presidente di tutti, anche di chi non mi ha votato. E, insieme alle forze della coalizione, che ringrazio, da domani sarò già al lavoro. Con occhi e cuore solo per il Veneto”, ha scritto su Facebook il neopresidente”.
Il candidato del “campo largo”, Giovanni Manildo, si ferma al 28,88% con 543.278 voti.
“Il centrosinistra ha invertito la rotta in veneto. Dopo oltre 15 anni di scivolamento torniamo a crescere. Abbiamo piantato il chiodo decisamente più in alto raddoppiando, di fatto, la percentuale di cinque anni fa.
Ora inizia un lavoro importante in consiglio regionale nel quale dobbiamo valorizzare al massimo questo capitale umano e politico: siamo passati da essere opposizione a essere vera e credibile alternativa. Grazie a tutti! Il lavoro inizia adesso!”, ha commentato Manildo su Facebook, dopo gli scrutini.
Più distanti gli altri sfidanti:
- Riccardo Szumski (Resistere Veneto) raccoglie il 5,13% e 96.474 voti;
- Marco Rizzo (Democrazia Sovrana Popolare) ottiene l’1,09% con 20.574 voti;
- Fabio Bui (Popolari per il Veneto) chiude allo 0,51%, pari a 9.590 voti.
Come hanno votato i padovani
Un risultato che conferma la solidità del blocco di centrodestra nella regione, mentre l’astensione è stata il vero segnale d’allarme di questa tornata elettorale. A Padova l’affluenza è stata del 44,65%, un calo significativo rispetto alle precedenti elezioni quando si è registrato il 61,16%.
Nella provincia di Padova il contributo decisivo alla vittoria del centrodestra arriva dalla Lega – Liga Veneta Stefani Presidente, che si afferma come prima forza politica con 119.334 (35,45%) e 3 seggi, risultando il motore principale della coalizione.
Fratelli d’Italia segue con 59.359voti (17,63%) e conquista 1 seggio, come Forza Italia – Berlusconi Autonomia per il Veneto si ferma a 20451 voti (6,08%). Sono riuscite a conquistare un seggio anche le liste della coalizione: Unione di Centro (11462, 3,4%) e Liga Veneta Repubblica V.A. (6554, 1,95%).
Noi moderati civici per Stefani rimarranno fuori dal Consiglio Regionale avendo conquistato solo 2551 voti, che equivale allo 0,76%. Complessivamente, le liste a sostegno di Stefani raccolgono 219711, pari al 65,27%, e portano in consiglio 7 seggi dalla provincia di Padova.
Per quanto riguarda il centrosinistra, la coalizione guidata da Giovanni Manildo ha raccolto nella provincia della Città del Santo 115880 voti, pari al 30,37%.
Il Partito Democratico si conferma la lista più forte della coalizione con 60953 voti (18,11%) e conquista un seggio. L’unica altra lista che si è aggiudicata un seggio è stata Alleanza Verdi e Sinistra che ha totalizzato ben 16662 voti per un 4,95%.
Restano invece fuori dalla rappresentanza Uniti per Manildo Presidente, che raccoglie 8562 voti (2,54), il Movimento 5 Stelle (7663 voti, 2,28%), Le Civiche Venete per Manildo Presidente (2629 voti, 0,78%), Pace Salute Lavoro – Rifondazione Comunista (2091 voti, 0,62%), Volt Europa – Manildo Presidente (1466 voti, 0,44 %). Un risultato complessivo che conferma un centrosinistra competitivo ma incapace di colmare il divario rispetto al blocco di centrodestra.