ZONA BASTIONI

Al violentatore seriale della stazione di Padova attribuito un altro caso: sono 9 in tutto

La giovane 22enne era stata attirata il 25 aprile 2023 dal tunisino con la scusa di una sigaretta, poi l'abuso

Al violentatore seriale della stazione di Padova attribuito un altro caso: sono 9 in tutto
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Ennesima inchiesta per il 20enne Rayen Wasti di origine tunisina, condannato a 9 anni e 2 mesi per una serie di stupri commessi in centro a Padova nel giro di pochi mesi tra il 2022 e il 2023. L'ultima vittima è una 22enne, attirata con la scusa di una sigaretta in zona stazione.

Nona vittima di violenza seriale in stazione, Rayen Wasti colpisce ancora

Rayen Wasti, 20 anni originario della Tunisia, ha commesso l'ennesimo episodio di violenza sessuale nel padovano. La nona vittima è una ragazza di 22 anni, che ha denunciato lo straniero su cui si è aperta una nuova inchiesta.

La giovane ha dichiarato in caserma di non aver proceduto prima alle dichiarazioni poiché si vergognava. L'evento è avvenuto il 25 aprile 2023, quando la malcapitata è stata attirata da Wasti in zona Bastioni, poco distante da Prato della Valle.

I due avevano intrapreso una normale conversazione. Successivamente, si erano appartati per fumare una sigaretta in zona stazione e proprio lì il ragazzo ha improvvisamente coperto con le mani la bocca della 22enne, violentandola e lasciandola per terra.

Una volta presa la decisione di esporre denuncia, la vittima ha riconosciuto mediante fotografie il 20enne tunisino, su cui già gravavano altri otto episodi di violenza. 

I precedenti otto episodi di violenza

Gli abusi di Wasti sono cominciati nel maggio 2022, quando aveva iniziato a pedinare una ragazza a cui ha dato poi il tormento per nove mesi. Nel 2023, invece, sono iniziati palpeggiamenti e baci a giovani che incrociava alla fermata del tram in stazione, a cui sono seguiti due stupri.

Prima della denuncia della 22enne, l'ultima violenza contestata risale al 9 marzo 2023 quando una 20enne bergamasca, che stava aspettando il tram alla fermata davanti alla stazione ferroviaria di Padova, è stata avvicinata dal tunisino con la scusa di chiederle il profilo Instagram. Poi è scattato un bacio forzato.

Il "modus operandi" di Wasti era più o meno sempre lo stesso: inseguiva le vittime per poi assalirle d'improvviso.

Già in passato al 20enne straniero era stato notificato il "Daspo" del questore, che tuttavia ha continuato a violare fino al suo arresto. Ora si aggiunge la vicenda dei Bastioni e della denuncia della nuova vittima alla lista di altre otto querele. La condanna è di 9 anni e 2 mesi di carcere. 

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