Il blitz

Aggressioni a poliziotti e carabinieri, perquisizioni e misure cautelari nei confronti degli antagonisti dei centri sociali del Nordest

Due in particolare gli episodi di aggressione contestati a 7 indagati. Per loro scatta il divieto di dimora in provincia di Padova

Aggressioni a poliziotti e carabinieri, perquisizioni e misure cautelari nei confronti degli antagonisti dei centri sociali del Nordest
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Sette persone indagate a vario titolo dei gravi reati di “violenza e resistenza a pubblico Ufficiale” e “lesioni personali” in danno di appartenenti a Forze di Polizia.

AGGIORNAMENTO: Nel corso dell' operazione di polizia giudiziaria la Digos di Padova d'intesa con l'Autorità Gudiziaria procedente ha sequestrato a carico di un attivista destinatario della misura dell'obbligo di dimora tre pistole tipo softair prive di dispositivi di sicurezza su cui sono in corso accertamenti.

 

Aggressioni a poliziotti e carabinieri, perquisizioni e misure cautelari nei confronti degli antagonisti dei centri sociali del Nordest

Nelle prime ore della mattinata di oggi, martedì 31 gennaio 2023, personale della DIGOS della Questura di Padova e militari del Reparto Operativo Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Padova hanno dato esecuzione ad ordinanze cautelari (divieto di Dimora nella Provincia di Padova) emesse dal GIP del Tribunale di Padova a carico di 7 persone indagate a vario titolo dei gravi reati di “violenza e resistenza a pubblico Ufficiale” e “lesioni personali” in danno di appartenenti a Forze di Polizia.

Le ordinanze hanno riguardato soggetti appartenenti alla cosiddetta “area antagonista” (a centri sociali del Nordest) resisi responsabili in date e contingenze diverse di aggressioni ai danni di carabinieri e poliziotti.

Nel corso del primo episodio una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Padova nella tarda serata del 5 novembre 2022, in servizio di controllo del territorio, in via Ticino, notava un giovane uscire dalla parte posteriore di una Fiat Punto parcheggiata lungo la strada. Viste le circostanze e l’atteggiamento sospetto del ragazzo alla vista dei carabinieri , i militari lo avvicinavano per identificarlo ma a quel punto il giovane tentava di fuggire venendo però bloccato.

Nelle fasi concitate del controllo lo stesso gridava, dimenandosi nel tentativo di attirare l’attenzione di un gruppo di giovani presente nei pressi dell’ingresso del Centro Sociale Pedro. Nel volgere di pochi attimi si radunava una folla di circa una quarantina di persone provenienti dal Centro Sociale, in maggioranza con volti completamente travisati, che accerchiavano i due militari minacciandoli ed aggredendoli fisicamente, fin quando questi non erano costretti ad interrompere il controllo di polizia e ad allontanarsi, avendo tra l’altro riportato lesioni di una certa entità.

In data di poco successiva, nel corso della giornata del 9 novembre , dapprima al momento dell’esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo di 4 appartamenti di proprietà dell’ATER, ubicati nel quartiere Palestro a Padova e occupati abusivamente da militanti del CSO Pedro.,(provvedimento emesso dal medesimo Ufficio Giudiziario, al termine di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Padova), ed in seguito davanti agli uffici ATER ove si erano diretti numerosi soggetti con una improvvista ( e non autorizzata) manifestazione si registrarono violenti scontri tra i militanti dei centri sociali e le Forze dell’Ordine, a seguito dei quali 8 tra Poliziotti e Carabinieri dovettero far ricorso a cure mediche.

Contestualmente sono state eseguite 13 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti indagati. Le indagini sui due episodi sono state eseguite nella piena collaborazione reciproca della Digos Polizia di Stato e del Reparto Operativo Carabinieri di Padova sotto il coordinamento della Procura della Repubblica patavina.

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