I Carabinieri del N.O.R.M. – Sezione Radiomobile della Compagnia di Padova hanno denunciato, in stato di libertà, quattro giovani originari dell’Est Europa, di età compresa tra i 19 e 23 anni, domiciliati nel ferrarese, poiché ritenuti responsabili, in ipotesi accusatoria, del reato di lesioni personali aggravate in concorso (in copertina: immagine di un parcheggio di via dei Colli a Padova).
Rissa in via dei Colli
Come riferito dalla nota stampa diffusa martedì 18 novembre 2025 dai Carabinieri alle redazioni, la vicenda si è consumata nella prima mattinata di domenica scorsa, 16 novembre 2025, quando alla linea 112 era stata segnalata un’animata lite tra un gruppo di giovani dell’Est Europa in un parcheggio pubblico di via dei Colli a Padova.

Due equipaggi della Sezione Radiomobile, tempestivamente inviati dalla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Padova, hanno immediatamente raggiunto il parcheggio ed individuato il gruppo di giovani segnalati.
Aggrediti con calci, pugni e una chiave inglese
Nel corso del controllo, due di questi, rispettivamente di 24 e 26 anni, con vistose ferite sanguinanti al volto hanno riferito ai militari di essere stati poco prima aggrediti da un gruppo di quattro giovani che si erano poi riuniti nelle vicinanze di una BMW ancora parcheggiata.
Ricostruita la dinamica dei fatti è emerso che poco prima, a seguito di una lite per futili motivi, i due giovani erano stati aggrediti fisicamente con calci e pugni dal gruppo, ed in particolare colpiti al volto da uno di questi con una chiave inglese prelevata dal cofano posteriore dell’autovettura parcheggiata. La chiave è stata poi rinvenuta abbandonata nel parcheggio e contestualmente sequestrata.
Denunciati in quattro
I presunti aggressori sono stati identificati e denunciati in stato di libertà e dovranno rispondere all’Autorità Giudiziaria dei fatti contestati. Mentre le due vittime dell’aggressione sono state soccorse e trasportate dal personale del 118 presso l’ospedale civile di Padova per le cure del caso.
Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e che gli indagati devono ritenersi non colpevoli fino ad eventuale sentenza definitiva di condanna