La commemorazione

A cinque anni dal Covid la comunità di Vo' si riunisce per ricordare le vittime della pandemia

Il 18 marzo, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, Vo’ ricorda il primo focolaio italiano e il coraggio della sua comunità

A cinque anni dal Covid la comunità di Vo' si riunisce per ricordare le vittime della pandemia
Vo'
Pubblicato:

Il 18 marzo 2025, in occasione del quinto anniversario dell'epidemia da COVID-19, la comunità di Vo' si è riunita per commemorare le vittime del virus e riflettere sull'impatto che la pandemia ha avuto sulle loro vite. Questo piccolo comune padovano, primo focolaio italiano del virus, è diventato un simbolo della lotta contro la pandemia.

Una cerimonia tra memoria e speranza

La giornata è iniziata alle 10,30 con una cerimonia di commemorazione in concomitanza con la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, istituita dal Parlamento italiano. Cinque anni dopo la chiusura e la zona rossa, gli abitanti di Vo’ hanno camminato insieme per ricordare tutte le vittime.

La comunità di Vo’ c’è. Ferita dal Covid, ha resistito e resiste. Vo’ ricorda, Vo’ resiliente. Lo testimoniano le due scritte sulle targhe di trachite, posate martedì mattina in memoria delle persone scomparse. Un palloncino è stato lasciato volare in cielo per onorare Adriano Trevisan, il primo morto italiano a causa del virus, cittadino di Vo'.

Mauro Delluniversità, sindaco di Vo'
Mauro Delluniversità, sindaco di Vo'

Il sindaco Mauro Delluniversità, alla guida del comune dal 2024, ha ribadito l'importanza della memoria collettiva, mentre l'ex sindaco Giuliano Martini, che ha gestito la crisi nel 2020, ha ricordato i difficili giorni della pandemia e il coraggio dimostrato dalla comunità.

"Vo' è stato un laboratorio a cielo aperto, il primo comune italiano a testare tutta la popolazione. Oggi ricordiamo il dolore di quei giorni, ma anche la forza e l'unità che ci hanno permesso di superarli."

Sottolinea Giuliano Martini.

Giuliano Martini, ex sindaco di Vo'
Giuliano Martini, ex sindaco di Vo'

Il ricordo dei cittadini e il valore della scienza

Il 18 marzo è stato scelto come giorno della memoria perché nel 2020 fu il giorno più nero della pandemia, con le bare ammassate davanti agli obitori pieni a Bergamo. Ma questa giornata è anche un tributo a chi, tra scienziati, sanitari e ricercatori, si è impegnato per la salute pubblica.

Durante la cerimonia erano presenti medici e studiosi dell'Università di Padova, che nel 2020 effettuarono uno studio cruciale sulla diffusione del virus grazie ai test a tappeto sui cittadini di Vo'. Il professor Andrea Crisanti, protagonista di quell’indagine, ha sottolineato come quell'esperienza sia stata fondamentale per comprendere il COVID-19 e sviluppare strategie di contenimento efficaci.

Anche il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, ha voluto ricordare l'importanza di questa giornata. Sulla sua pagina Facebook ha scritto:

A margine della giornata, sono state raccolte testimonianze e interviste ai protagonisti di quei momenti: Giuliano Martini, ex sindaco di Vo'; Francesco Passerini, sindaco di Codogno (Lodi); e Mauro Delluniversità, attuale sindaco di Vo'.

L'evento si è concluso con un concerto e una fiaccolata, simboli di una memoria che non vuole spegnersi, ma trasformarsi in consapevolezza per il futuro.

Francesco Passerini, sindaco di Codogno (Lodi)
Francesco Passerini, sindaco di Codogno (Lodi)
Seguici sui nostri canali