Carabinieri

47enne perseguita la ex compagna: non accettava la fine della loro relazione

Ogni fine settimana si presentava sotto casa sua, spesso ubriaco, insultandola e arrivando a minacciarla di morte se non fosse tornata con lui

47enne perseguita la ex compagna: non accettava la fine della loro relazione

Non si era rassegnato alla fine della lunga relazione con l’ex compagna e aveva trasformato il dolore in persecuzione, tra pedinamenti, appostamenti e continue minacce. Nei giorni scorsi, a inizio ottobre 2025, i Carabinieri della Stazione di Piove di Sacco hanno eseguito un’ordinanza che impone a un 47enne residente nella Saccisica il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna, con l’applicazione del divieto di dimora nel suo comune di residenza.

47enne perseguita la ex compagna, non accettava la fine della relazione

Secondo l’ipotesi accusatoria, il 47enne, dopo la decisione della vittima di interrompere un rapporto durato sedici anni, aveva iniziato a perseguitarla in maniera ossessiva. Ogni fine settimana si presentava sotto casa sua, spesso ubriaco, insultandola e arrivando a minacciarla di morte se non fosse tornata con lui. Le molestie si erano estese anche al telefono: quando il numero veniva bloccato, il 47enne trovava altri modi per contattarla.

La pressione costante aveva spinto la vittima in un grave stato di ansia, costringendola a modificare le proprie abitudini quotidiane. Per paura di incontrarlo, aveva iniziato a passare le notti da parenti e amici, aveva installato una videocamera di sorveglianza nella propria abitazione e persino un’attività banale come andare a fare la spesa era diventata motivo di timore.

Le indagini, partite dalla denuncia della vittima e supportate dalle testimonianze di parenti e conoscenti, hanno permesso di raccogliere elementi sufficienti per richiedere e ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare.

L’Arma dei Carabinieri coglie l’occasione per ribadire un messaggio importante: chiunque si trovi in una situazione di violenza, fisica o psicologica, non deve esitare a chiedere aiuto. È possibile rivolgersi ai Carabinieri chiamando il 112 o contattare i Centri Antiviolenza attraverso il numero 1522, attivo 24 ore su 24, che offre sostegno psicologico, legale ed economico alle vittime.