34enne si getta nel Bacchiglione, soccorsa da quattro giovani che restano impantanati: salvati dalla Polizia con le sacche di lancio
E' successo intorno alle 3 di notte di venerdì 25 ottobre 2024. Un prodigioso salvataggio, per il quale sono arrivati i complimenti del Presidente Zaia: "Poliziotti bravi e coraggiosi, a loro la nostra riconoscenza"
Nella notte di venerdì 25 ottobre 2024, la polizia di Padova ha messo a segno un prodigioso salvataggio di una 34enne, che si era lanciata nel fiume Bacchiglione, e di altri giovani intervenuti in suo aiuto con l'utilizzo delle "sacche di lancio".
Si gettano nel Bacchiglione per salvare una 34enne
Nell’ambito delle attività svolte dalle pattuglie della Polizia di Stato di Padova, una volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, verso le 3 di notte, è stata inviata dalla sala operativa in zona Guizza a seguito della segnalazione di una cittadina che si era lasciata cadere nel fiume Bacchiglione.
Giunti sul luogo dell'emergenza, gli agenti hanno notato, sin da subito, all’inizio del lungargine Scaricatore, un gruppo di ragazzi che hanno attirato la loro attenzione indicando il fiume.
Gli stessi hanno riferito agli operatori di polizia di aver notato, poco prima, mentre passavano a piedi lungo la strada che costeggia il fiume, una signora che, dopo essere salita sul parapetto del ponte del Bassanello, si è dapprima seduta nel vuoto per poi lasciarsi cadere in acqua.
I ragazzi, a quel punto, hanno immediatamente allertato il 113 e alcuni di loro erano scesi a ridosso della sponda nel tentativo di soccorrerla.
L'eroico salvataggio
Gli agenti intervenuti, dopo aver richiesto anche l’ausilio di altre volanti della Questura, del personale del 118 e dei Vigili del Fuoco, hanno preso dall'auto di servizio le “sacche da lancio” in dotazione per salvataggi in acqua e nel frattempo hanno cercato di individuare il punto preciso in cui si trovavano le persone da soccorrere che, a causa della folta vegetazione e del buio della notte, non si vedevano, ma si sentivano soltanto le loro grida di aiuto.
Con l’utilizzo di torce elettriche, dopo pochi istanti, sono riusciti a scorgere cinque ragazzi che si trovavano immersi nell’acqua e nel fango nei pressi della riva del fiume e, prontamente, hanno lanciato le sacche, a cui le persone in difficoltà si sono aggrappate.
I poliziotti, nonostante il fango dovuto alle recenti piogge, sono riusciti a scendere sulla riva e, tenendosi attaccati alle corde di salvataggio tenute da altri agenti sul lungargine, sono riusciti a trarre in salvo la cittadina che per prima era finita in acqua e altri tre giovani che avevano tentato di aiutarla raggiungendola in acqua.
Tutti gli identificati, una 24enne padovana e due fratelli boliviani di 19 e 22 anni, unitamente alla 34enne residente in città, sono stati accompagnati in ospedale da personale del 118 intervenuto sul posto, mentre le condizioni dei 6 agenti intervenuti sono state accertate sul posto da parte di personale medico.
Cosa sono le sacche da lancio
Quello delle “sacche da lancio” è un dispositivo di comune utilizzo nell’ambito del soccorso pubblico, che consiste in una corda di 20 metri, galleggiante, con colori ad alta visibilità, posta in una sacca di ridotte dimensioni, di forma tubolare che, sfruttando il peso della corda stessa consente con una semplicissima manovra di raggiungere una persona in difficoltà in acqua per trarla a riva.
Ogni volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Padova è stata dotata di uno di questi dispositivi già dal 2023, all’indomani della tragica scomparsa dell’assistente capo coordinatore della Polizia di Stato Domenico Zorzino che perse la vita il 3 marzo 2023 nel tentativo di salvare un uomo finito con la sua auto nel canale Gorzone.
Il ringraziamento del presidente Zaia
“Potrebbe essere il racconto della scena di un film d’azione. Invece è tutto vero, grazie alla prontezza, preparazione e abnegazione degli uomini delle Volanti di Padova il cui intervento, con ogni probabilità, ha salvato almeno cinque vite. Bravi, esperti e coraggiosi. A loro va tutta la nostra ammirazione e riconoscenza”.
Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, complimentandosi con i poliziotti padovani che si sono trovati ad affrontare una situazione che ha dell’incredibile.
“La chiamata era stata ricevuta per una donna che si era lasciata scivolare nel Bacchiglione, ma quando una volante è arrivata sul posto, gli agenti hanno trovato cinque ragazzi immersi nell’acqua e nel fango e altre due persone in difficoltà – dice Zaia – ma non si sono persi d’animo, hanno messo in opera le speciali sacche da lancio di cui sono dotate le pattuglie per i salvataggi in acqua, e hanno tratto tutti in salvo”.
“Si è trattato di una situazione eccezionale – aggiunge Zaia – alla quale è stata data una risposta altrettanto eccezionale da parte di agenti che, oltre allo slancio umano, hanno dimostrato di avere una grande preparazione, legata ad un addestramento altrettanto importante. Lo fanno perché per loro quel lavoro difficile che hanno scelto è una missione, ma un riconoscente grazie è doveroso”.