34enne aggredisce la compagna ai Giardini dell’Arena

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti e resistenza a Pubblico Ufficiale. La vittima ha riportato una frattura a una costola e contusioni multiple

Nell’ambito dei controlli straordinari disposti dalla Questura di Padova per contrastare i reati predatori e il degrado urbano, nella serata di sabato 2 agosto 2025, le pattuglie della Polizia di Stato sono intervenute ai Giardini dell’Arena dopo aver notato un uomo che stava aggredendo una donna.

Il 34enne, senza fissa dimora, è stato sorpreso mentre spintonava e tratteneva con forza la compagna, rivolgendo nei suoi confronti frasi intimidatorie sia in italiano che in rumeno.

All’arrivo dei poliziotti, l’uomo ha reagito con un atteggiamento ostile, urlando, minacciando e tentando più volte di divincolarsi per raggiungere la donna.

La vittima, visibilmente scossa e spaventata, ha raccontato di avere una relazione con l’aggressore da circa un anno e mezzo, durante la quale avrebbe subito ripetuti episodi di violenza mai denunciati.

Trasportata al pronto soccorso, le sono state riscontrate una frattura a una costola e contusioni multiple al volto e agli arti, con una prognosi di 20 giorni.

Arresto e custodia cautelare in carcere

Accompagnato in Questura, nei confronti del 34enne è stato attivato il “Codice Rosso”. Dagli accertamenti è emerso un lungo elenco di precedenti penali per reati contro il patrimonio, come rapine e furti, oltre a episodi di resistenza a Pubblico Ufficiale e numerose violazioni del DASPO urbano.

L’uomo, già destinatario di un avviso orale emesso dal Questore di Padova nel novembre 2024, si trovava in evidente stato di alterazione, probabilmente dovuto all’abuso di alcol.

Al termine delle formalità, è stato arrestato per maltrattamenti e resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto presso la Casa circondariale “Due Palazzi” di Padova.

Nella mattina di martedì 5 agosto, durante l’udienza di convalida, il G.I.P. ha confermato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato quindi riaccompagnato al “Due Palazzi”, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato deve considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva.