24enne scatena il panico al pronto soccorso e aggredisce una OSS, una guardia giurata e un carabiniere
La violenta aggressione è avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2025. Zaia: "Ennesimo episodio da condannare con la massima durezza"
Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2025, presso la casa di cura di Abano Terme si è verificata una violenta aggressione. L'uomo, già fuori controllo, è stato successivamente fermato e portato in caserma.
24enne aggredisce una OSS, una guardia giurata e un carabiniere
Un giovane nordafricano di 24 anni ha scatenato una violenta aggressione nei confronti di un operatore socio-sanitario, una guardia giurata e un carabiniere.
Il giovane ha iniziato all'improvviso a colpire l'assistente socio-sanitaria del reparto con schiaffi e pugni, provocandogli lesioni che richiedono 12 giorni di cure. La situazione è rapidamente degenerata, tanto che è stato richiesto l'intervento di una guardia giurata.
Tuttavia, il 24enne ha reagito con violenza anche nei confronti del sorvegliante, ferendolo e costringendolo a una prognosi di cinque giorni. Quando sono giunti i carabinieri del Radiomobile di Abano, il giovane ha aggredito uno dei militari, ma è stato infine bloccato e messo sotto controllo.
Le accuse nei confronti del paziente sono gravi: resistenza e violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, aggressione a personale sanitario e lesioni personali. Dopo l'arresto, il 24enne è stato portato in caserma per essere processato per direttissima.
Solidarietà e Condanna
La Uil Veneto ha espresso vicinanza e solidarietà a tutti coloro che sono stati coinvolti nell'aggressione. Il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto dal personale sanitario, che garantisce cure anche durante le festività.
“Tutta la Uil Veneto esprime la propria solidarietà alle persone vittime dell’aggressione nella casa di cura di Abano Terme: è un episodio terribile, purtroppo non il primo, che va condannato senza esitazioni. Ci si dimentica che queste persone fanno un lavoro prezioso, garantiscono le cure, si occupano di chi sta male, anche in questi giorni di festa.
Rischiare la propria incolumità è intollerabile, ci auguriamo che chi si è macchiato di questo ignobile gesto paghi per quello che ha fatto. Da parte nostra, non possiamo che richiamare l’attenzione sulla tematica: anche questa è “sicurezza sul lavoro” e come tale va garantita”.
Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha condannato fermamente l'accaduto, definendo la violenza in ospedale come un fenomeno inaccettabile.
“Ancora violenza in un ospedale veneto, da condannare con la massima durezza. È intollerabile, un fenomeno che va stroncato. All’operatrice sociosanitaria della Clinica di Abano, malmenata da un cittadino nordafricano, alla Guardia di sicurezza e al Carabiniere del Nucleo Radiomobile di Abano intervenuti in soccorso dell’operatrice vanno la mia gratitudine e la mia solidarietà”.
“Non interessa nulla la nazionalità di chi si macchia di questi reati – aggiunge Zaia – né può essere un motivo di giustificazione uno ‘stato di alterazione’. Ciò che deve essere a tutti chiaro è che chi lavora con qualsiasi incarico all’interno di una struttura sanitaria deve essere rispettato e ringraziato, non preso a botte, per nessun motivo.
Quell’infermiera, tanto per capirsi, stava lavorando per la salute anche del suo aggressore. Ringrazio lei e tutti i suoi colleghi, medici compresi, per fare un mestiere tra i più difficili in assoluto e mi auguro che si riesca ad applicare pienamente al più presto contromisure adeguate per limitare, frenare, e poi punire severamente aggressioni di questo genere”.