23enne di Romano d'Ezzelino si lancia dall'undicesimo piano: s'indaga su uno stalker per istigazione al suicidio
Il dolore della comunità e l’appello del sindaco di Romano d'Ezzelino, Simone Bontorin: “Abbiamo bisogno di ascoltare di più”
Nel tardo pomeriggio di mercoledì, 11 settembre 2024, un giovane di 23 anni ha perso la vita dopo essersi lanciato dall'undicesimo piano del grattacielo Europa (in copertina), in piazzetta Conciapelli a Padova. Nonostante i tentativi immediati di soccorso da parte del personale del Suem 118, il giovane non ce l’ha fatta e i medici hanno potuto soltanto constatare il decesso.
Si ipotizza il gesto volontario
Il ragazzo, uno studente universitario fuori sede, era originario di Romano d'Ezzelino (Vicenza), ma nato all’estero. La famiglia, molto inserita nell'ambiente parrocchiale del Comune, lo aveva adottato a pochi anni di vita.
Prima di precipitare nel vuoto dal palazzo Europa, sembra che il ragazzo abbia gridato qualcosa, ma i testimoni presenti non sono riusciti a cogliere chiaramente le sue parole.
La zona è stata immediatamente transennata per consentire agli operatori di lavorare in sicurezza. Sul posto, sono intervenuti gli agenti della sezione Volanti, i colleghi della Polizia Scientifica e i Vigili del Fuoco. Dopo i primi rilievi, è stato escluso il coinvolgimento di altre persone: tutto fa pensare a un gesto estremo compiuto autonomamente dal giovane.
Era vittima di stalking
Il pubblico ministero di turno, giunto sul posto, ha dato il nullaosta per la rimozione della salma in tarda serata. Non si esclude che nei prossimi giorni venga disposta l’autopsia, per chiarire ulteriormente le circostanze che hanno portato a questa tragica decisione.
Secondo gli ultimi rilevamenti, pare che a spingere tale gesto estremo non sia legato a problemi nell'ambito universitario, ma il ragazzo fosse stato vittima di stalking da ormai lungo tempo, da parte di alcuni ragazzi della zona.
Il testamento e le storie sui social
Emergono inoltre dettagli inquietanti sugli ultimi momenti del giovane. Poco prima del tragico gesto, il ragazzo aveva pubblicato su Instagram una serie di storie che lasciano trasparire un malessere profondo. Tra i messaggi, spicca una denuncia contro un presunto stalker che lo avrebbe tormentato aprendo falsi profili a suo nome. In una delle storie scriveva:
"Quanto vorrei spaccargli i denti a quel G.E. stalker. Ma la violenza non è per me, io faccio del bene".
Infine, secondo gli ultimi ritrovamenti, il giovane ha anche lasciato un testamento di cinque pagine in cui esprimeva il suo disagio. Al momento, la Procura di Padova ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio, ma gli inquirenti non avrebbero ancora trovato prove concrete di bullismo o cyberbullismo.
Il cordoglio della comunità
La comunità di Romano d’Ezzelino, paese di residenza del giovane, è stata scossa dalla notizia. Il sindaco del paese, Simone Bontorin, ha espresso pubblicamente il suo dolore con un messaggio rivolto ai cittadini:
"Ho saputo che un giovane della nostra comunità non c’è più. Nelle prossime ore probabilmente verrete a sapere di questo, ma vi chiedo una cosa: non cercate il nome, ma rivolgete un pensiero spirituale, nella fede o nel Dio in cui credete, alla sua anima e alla sua famiglia che resta qui.
Abbiamo bisogno di molti più orecchi e di occhi, per saper ascoltare e vedere oltre quello che le persone vogliono dirci. Siamo una società che purtroppo non è in grado di ascoltare a sufficienza".