Sit-in

Via alle udienze sugli atti di nascita impugnati dalla Procura, mamme arcobaleno in protesta davanti al Tribunale

Si sono tenute oggi le prime quattro udienze delle 37 programmate, per decidere se accogliere o meno il ricorso della Procura che chiede di cancellare una delle due madri dagli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali

Via alle udienze sugli atti di nascita impugnati dalla Procura, mamme arcobaleno in protesta davanti al Tribunale
Pubblicato:

Da oggi, 14 novembre 2023, sono iniziate a Padova le udienze per le impugnazioni della procura riguardo agli atti di nascita dei figli di coppie omosessuali, in particolare di quei bambini e di quelle bambine con due mamme. Il Tribunale dovrà decidere se accogliere o meno il ricorso della Procura che chiede di cancellare una delle due madri. In contemporanea sono iniziati anche i sit-in di protesta delle mamme arcobaleno davanti al Tribunale di Padova.

Mamme arcobaleno in protesta contro le impugnazioni della Procura

Si sono tenute oggi le prime quattro udienze delle 37 programmate presso il Tribunale di Padova per le impugnazioni della procura riguardo agli atti di nascita dei figli di coppie omosessuali. Una decisione che ha scatenato una vibrante protesta da parte delle mamme arcobaleno.

La Procura di Padova, nel mese di aprile, ha impugnato gli atti di nascita trascritti all'anagrafe dal Comune per i figli di due mamme. Ora, una delle due donne rischia di perdere tutti i diritti sulla figlia precedentemente riconosciuta.

Le prime 4 udienze, parte di un totale di 37 casi, sono state discusse in tribunale e il processo continuerà fino al 22 dicembre 2023. La tensione cresce mentre le mamme arcobaleno si battono per i loro diritti fondamentali.

Il Comune di Padova sostiene le mamme coinvolte

Il Ministero dell'Interno è intervenuto a favore della Procura, basandosi su una circolare emessa a gennaio che chiarisce la non ammissibilità degli atti di nascita con genitori dello stesso sesso. Questo intervento governativo ha sollevato ulteriori preoccupazioni tra le comunità LGBTQ+, che vedono minacciati i propri diritti legali e familiari.

Dall'altra parte della barricata, il Comune di Padova ha sostenuto attivamente le mamme coinvolte, avendo trascritto gli atti per gli ultimi sei anni. Al sit-in di protesta, le manifestanti hanno urlato lo slogan "Siamo tutte famiglie", sottolineando l'importanza di riconoscere la diversità delle famiglie e il diritto di ognuno a formare una famiglia, indipendentemente dall'orientamento sessuale.

Alcune figure di spicco, tra cui il sindaco di Santorso, l'assessora alle pari opportunità del Comune di Dolo e la consigliera regionale di Veneto, Elena Ostanel, hanno partecipato al sostegno delle mamme arcobaleno. Tutti concordano sulla necessità di colmare un vuoto normativo che permetta una chiara e giusta regolamentazione di tali casi, al fine di garantire la tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali.

Seguici sui nostri canali