Una borsa di studio in memoria di Chiara Jaconis: Cà Foscari ricorda la giovane padovana scomparsa a Napoli
L’Università veneziana onora la memoria della studentessa, scomparsa tragicamente lo scorso settembre, con l’istituzione di una borsa di studio da 2.000 euro in suo nome.

L’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con Anaci Padova, ha istituito una borsa di studio in memoria di Chiara Jaconis, giovane padovana morta tragicamente a Napoli nel settembre 2024. L’iniziativa intende onorare il percorso accademico e umano di Chiara, laureata in Economia Aziendale a Ca’ Foscari e iscritta al programma di doppio diploma con la ESCP Business School di Parigi, dove stava proseguendo gli studi magistrali in Management.
Una borsa di studio in memoria di Chiara Jaconis
La borsa, del valore di 2.000 euro, sarà assegnata annualmente per cinque anni a uno studente del corso di laurea in Economia Aziendale che proseguirà con il corso magistrale in Management e che prenderà parte al programma internazionale di doppia laurea. Si tratta di un sostegno concreto agli studenti che, come Chiara, scelgono un percorso formativo di eccellenza e respiro internazionale.
“Chiara era una studentessa brillante, determinata, appassionata e curiosa. Questa borsa di studio non è solo un modo per ricordarla, ma anche per trasmettere ad altri giovani il valore che lei stessa dava allo studio e all’impegno personale”
ha commentato la rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, nel corso della presentazione ufficiale del bando.

La borsa è finanziata da Anaci Padova (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari), con il patrocinio dell’Ateneo veneziano, ed è stata pensata in accordo con la famiglia della giovane.
La tragedia nei Quartieri Spagnoli di Napoli
Chiara Jaconis, 30 anni, è morta lo scorso 20 settembre a Napoli, mentre passeggiava insieme al fidanzato nei Quartieri Spagnoli, dove si trovava per festeggiare il proprio compleanno.
La giovane è stata colpita alla testa da una statuetta decorativa lanciata da un balcone, un gesto improvviso che le ha provocato un trauma cranico risultato fatale.
Il decesso ha immediatamente il via a indagini della Procura partenopea, che ha ricostruito la dinamica e identificato le persone presenti nell’appartamento da cui sarebbe partito il lancio.