A Polverara

Testata al volto dell'arbitro e minacce dopo l'espulsione: cinque anni di Daspo per un 37enne

Il giocatore, non contento, ha poi affermato verso la terna arbitrale: "Vi spacco la faccia a tutti e tre, vi ammazzo".

Testata al volto dell'arbitro e minacce dopo l'espulsione: cinque anni di Daspo per un 37enne
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Durante la partita tra San Fidenzio Polverara e Due Stelle, disputata domenica 18 maggio 2025, un giocatore della squadra padovana, contrariato dalla decisione dell'arbitro, lo ha colpito al volto con una testata.

Testata al volto dell'arbitro

Se all'inizio poteva sembrare una classica partita di campionato di Seconda Categoria, al 92esimo minuto si è trasformata in un episodio di violenza. Infatti, il match per decretare il passaggio del turno ai playoff, disputato al campo del Comune padovano, si è concluso con l'arbitro, Antonio Labranca, al pronto soccorso.

Nello specifico, il giocatore con la maglia numero 20 del Polverara era appena stato espulso per aver dato un calcio alla caviglia di un avversario. Il calciatore, 37enne, non l'ha presa bene, probabilmente anche per la frustrazione causata dal 4-1 per la squadra ospite, e ha deciso di vendicarsi con una testata sul naso dell'arbitro.

Il direttore di gara ha fin da subito sentito forti dolori, nausea e stordimento, che lo hanno portato a sospendere l'incontro. Tuttavia, durante il tragitto verso gli spogliatoi, il 37enne ha aggredito, "solo" verbalmente, la terna arbitrale, esclamando:

"Vi spacco la faccia a tutti e tre, vi ammazzo".

Fortunatamente, sono riusciti a intervenire i compagni di squadra dell'aggressore e il Presidente della Sezione A.I.A. di Venezia che lo hanno fatto allontanare.

Labranca è stato ricoverato in ospedale, dove ha scoperto che la testata gli aveva fratturato le ossa nasali. Successivamente, è stato dimesso dal pronto soccorso dell'Angelo con 15 giorni di prognosi.

5 anni di squalifica e altrettanti di Daspo

L'aggressione ha fatto notizia, tant'è che il Giudice Sportivo della F.I.G.C. ha deciso di sanzionare il giocatore numero 20 con cinque anni di squalifica. Inoltre, anche il Questore di Padova, Marco Odorisio, ha incaricato la Digos di eseguire degli accertamenti nei suoi confronti. Una volta conclusi, anche grazie alla collaborazione della terna arbitrale e dei testimoni, sono riusciti a ricostruire le dinamiche dell'accaduto.

Il 37enne è stato denunciato in stato di libertà per i reati di lesioni e minacce aggravate, a cui si è aggiunto anche un Daspo della durata di cinque anni. Nello specifico, fino al 2030 non potrà giocare a calcio, ma, soprattutto, non potrà entrare in tutti gli stadi italiani e non.

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