I DATI

Studenti disperati: gli affitti per gli universitari schizzano a 450 euro per una camera singola

La domanda è addirittura scesa del 32%. L'ateneo si sta organizzando per provare ad offrire soluzioni, oltre a potenziare servizi come nuove postazioni studi e rinnovati orari delle biblioteche

Studenti disperati: gli affitti per gli universitari schizzano a 450 euro per una camera singola
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E' sempre più difficile per gli studenti universitari fuori sede trovare alloggi a prezzi accessibili. E' quanto sta succedendo negli ultimi giorni a Padova, dove il caro affitti è salito del 14% rispetto al 2023.

Affitti per gli universitari: 450 euro per una singola

Nella classifica della città più care per gli studenti che cercano alloggio, Padova è salita al sesto posto, con il prezzo medio della stanza singola che si attesta sui 442 euro e quello della doppia a 237, sempre al netto delle spese.

74mila studenti, un terzo fuori sede, sono dunque spesso a caccia di un alloggio ma la ricerca diventa sempre più complessa e dispendiosa: dando uno sguardo ai dati, a Padova i prezzi sono cresciuti del 14%. 

Il caro affitti e la mancanza di residenzialità pubblica adeguata stanno, dunque, diventando ostacoli insormontabili per molti giovani che vogliono accedere all'università, mettendo a rischio il diritto allo studio.

Ecco la classifica nazionale confermata dall'ultimo rapporto di Immobiliare Insights, che ha esaminato l'andamento dei prezzi e della domanda nel mercato delle stanze nel Paese.

Città Prezzo medio singola Variazione annuale prezzo Prezzo medio posto letto in doppia Variazione annuale prezzo Variazione annuale domanda singole
Milano 637€ +4% 353€ +3% -1%
Bologna 506€ +5% 264€ +6% +7&
Roma 503€ +9% 283€ +4% +62%
Firenze 493€ +16% 245€ -1% +18%
Bergamo 448€ +9% 244€ +17% +3%
Padova 442€ +14% 237€ +6% -32%
Venezia 417€ +10% 227€ -1% +53%
Torino 409€ +8% 228€ +1% +24%
Verona 407€ +3% 221€ +4% +42%
Napoli 405€ +16% 271€ +23% +185%

 

Sul podio delle città più care ci sono Milano (637 al mese), Bologna (506 euro) e Roma (503 euro). Per la regione Veneto, subito dopo Padova troviamo, al settimo posto, Venezia con una stanza singola a 417 euro e un posto in doppia a 227 euro e Verona in nona posizione (407€ la singola, 221€ la doppia).

"Progetto cohousing e potenziamento di alcuni servizi"

“Siamo ben coscienti del problema della ricerca degli alloggi – spiega Matilde Girolami, prorettrice Università di Padova con delega al Diritto allo studio - e per questo collaboriamo attivamente con Esu, l'ente deputato a questa missione specifica, ma anche con il territorio. Con il Comune di Padova abbiamo attivo il progetto cohousing con gli anziani e con i comuni limitrofi siamo in continuo contatto perché se riusciamo a potenziare nell'interesse di tutti la rete dei trasporti potremmo offrire in quei comuni alloggi a prezzi calmierati in zone assolutamente confortevoli per i nostri studenti.”

L'università di Padova sta anche potenziando i servizi: dalle nuove postazioni in studio ai rinnovati orari delle biblioteche fino alla creazione di nuovi spazi per gli studenti.

Apriamo common room – prosegue Girolami - dove possono mangiare tranquillamente tra una lezione e l'altra scegliendo il cibo da casa e delle quiet room come zona di riposo per le esigenze della persona. Tutto questo oltre a politiche specifiche per l'accoglienza degli studenti stranieri e al potenziamento del nostro patrimonio edilizio indirizzandolo anche verso l'housing degli studenti”.

Matilde Girolami, prorettrice Università di Padova con delega al Diritto allo studio

L'indignazione del sindacato studentesco Udu Padova

L'Unione degli Universitari, sindacato studentesco, punta il dito contro le carenze strutturali dei servizi abitativi pubblici e richiama l'attenzione non solo sul diritto allo studio, ma anche su quello più generale alla casa.

"È sempre più evidente la grave situazione abitativa che sta colpendo lɜ studentɜ.
Il caro affitti e la mancanza di residenzialità pubblica adeguata stanno diventando ostacoli insormontabili per molti giovani che vogliono accedere all'università, mettendo a rischio il diritto allo studio e creando un'emergenza sociale che non è possibile più ignorare.
Noi però non ci stiamo! Pretendiamo dei riscontri, le necessità e le richieste sono chiare da tempo. La nostra generazione non può più aspettare"

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