Settimana di "Caronte", il Piano Caldo 2023 a Padova e provincia: una ventina al giorno i casi di colpo di calore nell'Ulss6 Euganea
Ecco le 10 semplici regole da adottare per i giorni più caldi dell'anno
Temperature torride, sono una ventina al giorno i casi di colpo di calore che si presentano all'attenzione degli operatori dei poli di Pronto Soccorso dell'Ulss 6 Euganea.
Settimana di "Caronte", il Piano Caldo 2023 a Padova e provincia: una ventina al giorno i casi di colpo di calore nell'Ulss6 Euganea
L’Ulss 6 Euganea affronta i giorni più roventi dell’anno attraverso il Piano Caldo 2023, lo specifico protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature. L’Azienda sociosanitaria ha elaborato un piano di intervento che coinvolge una diffusa rete di servizi territoriali, costituita da Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto – ARPAV, la Sala operativa di protezione civile (COREM) - Coordinamento Regionale in emergenza, Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Medici dei Servizi di Continuità Assistenziale, Dipartimento di Prevenzione, Centrale Operativa Territoriale (COT), Centrale ADI, Distretti, Ospedali, Enti Locali, Servizi Sociali dei Comuni e Associazioni di volontariato. Il sistema messo a punto vede la partecipazione di tutti i soggetti, ciascuno per le proprie competenze, chiamati ad offrire un supporto tempestivo e concreto alle persone deboli.
Al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità territoriali, la Regione Veneto ha attivato il Numero Verde 800535535 in collaborazione con il Servizio di Telesoccorso e Telecontrollo.
Ricordiamo ancora una volta le 10 semplici regole da adottare per i giorni più caldi dell'anno:
- Evita l’esposizione all’aria aperta nelle ore più calde
- Migliora il clima dell'ambiente domestico e di lavoro
- Bevi molto e mangia molta frutta
- Adotta un'alimentazione leggera e conserva correttamente gli alimenti
- Indossa un abbigliamento leggero e proteggiti dai raggi solari
- Adotta alcune precauzioni se esci in macchina
- Ipertesi e cardiopatici: evitare di alzarsi in modo brusco
- Attenzione ai farmaci che si assumono in caso di malattie cardiovascolari
- Attenzione ai cambiamenti di abitudine e di attività della persona anziana
- Conserva correttamente i farmaci
Sono più a rischio le persone in età avanzata, i bambini, persone in situazioni di disidratazione o che devono produrre un eccessivo sforzo fisico, persone obese, con problemi di alcolismo, che usano stupefacenti, in terapie prolungate con svariati tipi di farmaci (diuretici, beta-bloccanti, ecc.), con malattie respiratorie croniche, malattie cardio-vascolari croniche, diabete, infezioni. Il tutto può essere aggravato da un ambiente caldo-umido.
Ecco le buone norme di primo soccorso da attuare in caso di colpo di calore in attesa dell’intervento medico:
- Porre il paziente in ambiente fresco disteso con gambe sollevate rispetto al corpo
- Togliere abiti stretti e/o pesanti, scarpe, ecc.; coprirlo con qualcosa di leggero
- Raffreddare il paziente non in modo brusco, ma progressivamente con panni bagnati, borse di ghiaccio, ecc. in vari punti (fronte, ascelle, inguine)
- Non somministrare alcolici né altre bevande soprattutto se ghiacciate, ma idratare progressivamente con acqua non gasata a temperatura ambiente
- Chiedere assistenza medica. In caso di perdita di coscienza non somministrare nulla, seguire le indicazioni del 118 che va chiamato in caso di emergenza (non solo perdita di coscienza ma anche problemi respiratori e peggioramento progressivo delle condizioni).
Colpi di calore, una ventina al giorno nell'Ulss6 Euganea
Temperature torride, sono una ventina al giorno i casi di colpo di calore che si presentano all'attenzione degli operatori dei poli di Pronto Soccorso dell'Ulss 6 Euganea (Cittadella, Camposampiero, Piove di Sacco, Schiavonia), protagonisti soprattutto gli anziani.
"A livello aziendale stiamo assistendo ad un aumento di accessi totali ai quattro Pronto Soccorso - rileva la dottoressa Roberta Volpin, direttore del PS degli Ospedali Riuniti Padova Sud, che rendiconta la situazione complessiva -, circa 500 al giorno, contro una media estiva di 450: una cinquantina di casi in più dunque a livello di Euganea, dovuti soprattutto a traumi e incidenti perchè d'estate è fisiologico che ci si muova di più, ma anche a colpi di calore. Sono una ventina in totale quelli che vediamo ogni giorno io e i miei colleghi degli altri PS aziendali: si tratta prevalentemente di persone avanti con l'età che escono anche nelle ore più calde, non hanno il senso della sete, si disidratano molto facilmente e l'organismo non riesce a termoregolarsi in modo adeguato. I sintomi del colpo di calore, lo ricordo, sono febbre alta che non risponde alla terapia farmacologica, disorientamento, fino all'insufficienza renale acuta".
Le campagne informative stanno dando i loro frutti, contenendo comunque il numero dei malori, ma si raccomanda sempre la massima attenzione.
La salute dei lavoratori sotto il sole
Lavoratori sotto il sole, istruzioni per la salute! Come ogni anno con l’arrivo dell’estate, il Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) dell’Ulss 6 Euganea, ricorda che l’impennata delle temperature medie e degli eventi climatici estremi, quali ad esempio le ondate di calore, devono indurci a focalizzare l’attenzione verso la prevenzione degli effetti che questi fenomeni possono determinare sulla salute dei lavoratori.
“Questi rischi, proprio perché evitabili, richiedono come prioritaria la tutela di quei soggetti che presentano elementi di suscettibilità o che svolgono mansioni che aumentano la loro esposizione al microclima sfavorevole – sottolinea la dr.ssa Rosana Bizzotto, direttore SPISAL nella nostra Azienda –: nel comparto dell’edilizia, nel quinquennio 2014 – 2019, ben 524 infortuni all’anno sui 185.000 totali, sono imputabili direttamente o indirettamente alle alte temperature esterne; il dato peggiora se consideriamo il settore dell’agricoltura dove, su circa 150.500 infortuni rilevati, più di 2.000 sono attribuibili al calore”.
Lo SPISAL, in collaborazione con le associazioni di categoria dell’Edilizia e dell’Agricoltura, ha attivato un tavolo di lavoro all’interno del Comitato Provinciale di Coordinamento di Padova, per aumentare la consapevolezza dei datori di lavoro e dei lavoratori verso questo pericolo, dando la maggior diffusione possibile alle misure di tutela da implementare nei comparti maggiormente a rischio, quelli nei quali la quasi totalità delle attività lavorative è svolta all’aperto.
Il materiale viene distribuito a cura dello SPISAL e delle associazioni di categoria, sia in formato digitale che cartaceo, fornendo tutte le informazioni utili a realizzare una valutazione del rischio semplice ma accurata nel corso dell’intera stagione estiva, utilizzando strumenti di facile lettura e disponibili a tutti i datori di lavoro, che possano essere calati nel contesto lavorativo di ogni giorno.