Scritta shock sui muri della Questura di Padova: “L’unico sbirro buono è lo sbirro morto”
La condanna unilaterale da parte dei sindacati e della politica. Luca Capalbo (FSP): "I responsabili devono essere trovati e puniti"
La scorsa notte, tra domenica 24 e lunedì 25 novembre 2024, un atto di vandalismo ha colpito i muri della Questura di Padova, dove alcuni ignoti hanno scritto una frase dal contenuto gravemente offensivo:
"L’unico sbirro buono è lo sbirro morto".
L'episodio ha scatenato un'ondata di indignazione, in particolare da parte dei Sindacati delle forze dell'ordine.
La condanna del Sindacato
Non solo incitamento all'odio, ma anche un'offesa a tutte le donne e gli uomini in divisa. Così l'FSP Polizia Padova ha definito il gesto di vandalismo, che ha visto la comparsa di una scritta altamente offensiva sui muri della Questura.
"Fsp Polizia Padova esprime il proprio sdegno e la più ferma condanna per il vile atto di vandalismo avvenuto questa notte presso la Questura di Padova, dove ignoti hanno lasciato una scritta che recita: 'L'unico sbirro buono è uno sbirro morto'", scrive nelle prime righe il comunicato.
A questa iniziale condanna, il comunicato continua con le parole del Segretario del Sindacato, Luca Capalbo, il quale ha lanciato un appello alle autorità affinché i responsabili vengano identificati e puniti, ribadendo la necessità di un impegno comune per contrastare ogni forma di odio e violenza contro chi rappresenta la legge.
"Questa frase non è solo un incitamento all'odio ma un'offesa intollerabile a tutte le donne e gli uomini in divisa che ogni giorno lavorano con dedizione, spesso a rischio della propria vita, per garantire la sicurezza e la legalità nel nostro Paese. Tali gesti, frutto di un linguaggio di odio e disprezzo verso chi rappresenta lo Stato, non solo minano il rispetto per le istituzioni democratiche, ma colpiscono profondamente il morale di chi, con sacrificio e senso del dovere, opera per il bene comune".
"Ribadiamo con forza che non ci faremo intimidire da chi cerca di alimentare divisioni sociali e di delegittimare l’operato delle forze dell’ordine. Auspichiamo che i responsabili di questo gesto vile vengano identificati al più presto e chiamati a rispondere delle loro azioni davanti alla giustizia. Nel frattempo, ci appelliamo alla cittadinanza affinché si schieri compatta al fianco delle forze di polizia, riconoscendo il valore del nostro impegno quotidiano per la sicurezza collettiva. Il rispetto e il dialogo sono le basi su cui costruire una società coesa, ed è necessario un impegno comune per contrastare ogni forma di violenza e odio, verbale o fisico, contro chi rappresenta la legge e la giustizia".
Condanna ferma arriva anche dal Sindacato Autonomo Polizia (SAP), che in un post su Facebook ribasce la necessità di individuare i responsabili:
"Scritte ingiuriose, minacciose e che inneggiano alla violenza, quelle apparse questa mattina dinnanzi la questura di Padova. Il Sindacato Autonomo di Polizia SAP condanna questo episodio e si augura che l’autore possa essere individuato e denunciato.
La Segretetia SAP di Padova"
Ferma condanna anche da Roma
Una condanna ferma è arrivata anche dal sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Ostellari e dal sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, che in una nota congiunta hanno dichiarato:
"Esprimiamo piena vicinanza alle donne e agli uomini della Polizia di Stato in forze presso la Questura di Padova, oggetto di un attacco barbaro e vile. Chiediamo a tutte le istituzioni di condannare in modo inequivocabile questo gesto. Di fronte ad un affronto così spudorato non possono esistere distinguo: la politica stia dalla parte dei servitori dello Stato, divenuti bersaglio di pochi e rumorosi antagonisti e collabori a isolare i nemici della democrazia verso i quali, troppo spesso, una certa sinistra ha dimostrato un’inspiegabile indulgenza"