Strade d'acqua

Rete fluviale padovana più navigabile, Forza Italia chiede lo studio di fattibilità

Elisa Venturini chiede un'attenzione particolare per i canali Rialto e Vigenzone da Battaglia fino a Pontelongo e Bovolenta

Rete fluviale padovana più navigabile, Forza Italia chiede lo studio di fattibilità
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Dal 1998 gli investimenti per la pulizia dei corsi d’acqua, in particolare il Rialto/Vigenzone scarseggiano e ne hanno impedito la fruizione

Rete fluviale padovana più navigabile, Forza Italia chiede lo studio di fattibilità

“Ho presentato in Regione una mozione con la quale chiedo alla Regione di attivarsi presso Infrastrutture Venete srl per mettere in campo una analisi progettuale che studi le azioni idonee a rendere fruibili per la navigazione i canali Rialto e Vigenzone da Battaglia fino a Pontelongo e Bovolenta”.

Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale, avanza la proposta di fare passi avanti nel progetto che punta ad aumentare il tratto navigabile della rete fluviale veneta e padovana in particolare.

La storia del trasporto via acqua, prima abbandonato e poi ripreso dal 1998

“Per molti secoli – ricorda Elisa Venturini - il materiale proveniente dai Colli è stato trasportato fino alla laguna di Venezia, al Po e all’Adige su enormi barconi, i burci (burchi), attraverso le vie fluviali, vere e proprie strade d’acqua. Fino a inizio ‘900, le merci trasportate, una volta giunte nel paese di Battaglia Terme, dovevano essere trasbordate da un barcone all’altro perché non esisteva una via di collegamento tra il canale Battaglia e il canale di Sotto (Sottobattaglia/Vigenzone).

Vista la mole del traffico commerciale fluviale in continua crescita nell’Ottocento e la scomodità dei trasbordi che occupavano anche intere giornate, si sentì l’esigenza di costruire una conca di navigazione, una sorta di ascensore fluviale a disposizione dei barcari; nel 1900, con la soluzione trovata da una commissione ministeriale che propose la realizzazione di una triconca, cioè una conca con tre bacini e ben quattro ordini di porte.
La Conca di Battaglia Terme vide transitare l’ultimo burcio verso la fine degli anni ’60 e che il trasporto per via acqua è stato abbandonato fino al 1998 anno della seconda inaugurazione, dopo il restauro attuato dal Genio civile di Padova. Da allora però gli investimenti per la pulizia dei corsi d’acqua, in particolare il Rialto/Vigenzone scarseggiano e la navigazione in quei tratti non è più stata possibile.

Il Parco dei Colli con una apposita delibera ha chiesto agli enti preposti di agire ed assumere iniziative adeguate, io penso – continua elisa Venturini – che la cosa più adatta in questo momento sia avviare uno studio di fattibilità che preveda la progettazione degli interventi di pulizia e bonifica dalla conca di Battaglia Terme fino al Museo della Navigazione , e successivamente dal canale Vigenzone fino al Ponte di Cagnola (Cartura), individuando le azioni necessarie per consentire la navigazione, anche provvedendo a progettare interventi idraulici per il sezionamento del canale e consentire la navigazione all’interno della sezione delimitata, cosa che sarebbe una alternativa ad un più complesso e costoso intervento di completo dragaggio dei canali”

foto https://museonavigazione.eu/it/la-conca-di-navigazione-di-battaglia-terme/

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