Mancano medici

Quattro Pronto Soccorso affidati ai privati per far fronte alla carenza di medici

L'Ulss 6 Euganea continua a esternalizzare i servizi d’emergenza per coprire la carenza di specialisti. Allocati 4,5 milioni di euro

Quattro Pronto Soccorso affidati ai privati per far fronte alla carenza di medici
Pubblicato:

A causa della grave carenza di medici, l'Ulss 6 Euganea ha deciso di esternalizzare nuovamente i servizi di pronto soccorso di Cittadella, Camposampiero, Montagnana e Piove di Sacco, affidandoli per un altro anno a cooperative private (in copertina: l'ospedale di Camposampiero).

Si chiede aiuto alle cooperative

Per il quarto anno consecutivo, l'Ulss 6 Euganea di Padova ha deciso di esternalizzare i servizi di pronto soccorso di quattro ospedali della provincia, a causa della grave carenza di medici. Cittadella, Camposampiero, Montagnana e Piove di Sacco continueranno a contare sul supporto delle cooperative private per gestire i codici bianchi e il trasporto dei pazienti, garantendo così la continuità del servizio sanitario nonostante le difficoltà. Per Piove di Sacco, in particolare, l'esternalizzazione riguarderà anche i servizi di Anestesia e Rianimazione.

Il bando per l'assegnazione del servizio, scaduto lo scorso giugno, ha portato all'allocazione di 4,5 milioni di euro per coprire le migliaia di ore di lavoro richieste. La carenza di medici, in particolare di specialisti in medicina d'urgenza e anestesia, resta un problema critico per l'azienda sanitaria, costringendola a ricorrere ancora una volta a soluzioni esterne.

Una carenza cronica

"Gli specialisti nella medicina d’urgenza sono veramente molto pochi e fai fatica a trovarli", afferma Paolo Fortuna, Dirigente Generale dell'ULSS 6 Euganea, in un'intervista al TGR. "A noi, in questo momento, ce ne mancano una ventina e non sono pochi. Nell’ultimo concorso che abbiamo imbastito si è presentata solo una persona specializzanda".

Paolo Fortuna

A essere maggiormente colpito dalla carenza di medici è il pronto soccorso, che rimane un settore altamente problematico. La pressione costante, i rischi connessi a denunce legali e gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario rendono l’ambiente di lavoro particolarmente usurante e poco attrattivo per i nuovi medici.

Esternalizzazione necessaria

Nel 2021, i primi a sperimentare la collaborazione con le cooperative private erano stati il pronto soccorso di Cittadella e il punto di primo intervento di Montagnana. Da allora, l’obiettivo dell’Ulss 6 Euganea è sempre stato quello di tornare a risorse interne.

Tuttavia, la mancanza di medici specializzati ha costretto l’azienda sanitaria a prolungare l’esternalizzazione, al fine di garantire un servizio continuo.

"Bisogna prendere in mano queste criticità, ascoltare i medici che lavorano in pronto soccorso - conclude Fortuna -, per poi produrre dei provvedimenti che facciano invogliare i nuovi medici in questo genere di attività".

Seguici sui nostri canali