Prima mondiale a Padova: trattato un aneurisma gigante con accesso percutaneo attraverso la milza
La procedura, mai eseguita prima, è stata portata a termine con successo dai professionisti della UOS Radiologia Interventistica. Zaia: "Tutto ciò dà grandi speranze e prospettive di cura per il futuro"
E dopo il primo trapianto al mondo a cuore battente e la prima donazione d’organo "samaritana" post-Covid, Padova scrive un altro capitolo della storia della medicina. Per la prima volta al mondo, un aneurisma gigante dell’arteria splenica, di 8 cm e ad alto rischio di rottura, è stato trattato con un innovativo accesso arterioso percutaneo attraverso la milza (in copertina: l'equipe medica, insieme a Giuseppe Dal Ben, Direttore Generale Azienda Ospedale Università di Padova).
Un grande successo
La procedura, mai eseguita prima, è stata portata a termine con successo nella sala angiografica dell’Azienda Ospedale di Padova dai professionisti della UOS Radiologia Interventistica: Michele Battistel, Giulio Barbiero e Stefano Groff.
L’intervento innovativo si è reso necessario poiché la via standard, tramite l’arteria femorale, non era praticabile nel caso specifico. Grazie a questa tecnica, la paziente, una donna di 60 anni affetta anche da altre patologie gravi, è stata dimessa in buone condizioni dopo appena due giorni.
Il successivo follow-up ha confermato il pieno successo dell’operazione: completa occlusione dell’aneurisma, pervietà dell’arteria splenica e assenza di segni di ischemia alla milza.
Il commento di Zaia
Il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha espresso il suo orgoglio per questo risultato storico:
"Ancora una volta, con grande orgoglio, mi trovo a commentare il primato in campo chirurgico di una nostra equipe dell’Azienda Ospedale di Padova. Per la prima volta al mondo un aneurisma gigante dell'arteria splenica è stato trattato con accesso arterioso percutaneo attraverso la milza".
"La procedura standard prevede solitamente un accesso tramite l'arteria femorale all'inguine che tuttavia in questa situazione clinica non era possibile. Grazie a tutti i professionisti dell’UOS Radiologia Interventistica che hanno lavorato per raggiungere questo primato che garantirà ad una signora di 60 anni di rimettersi in salute nonostante sia stata colpita da un aneurisma di grandi dimensioni e con elevato rischio di rottura. Tutto ciò dà grandi speranze e prospettive di cura per il futuro".
Speranze che vanno ulteriormente alimentate anche dagli altri risultati portati avanti a Padova. Infatti, la UOS Radiologia Interventistica dell’Azienda Ospedale di Padova non è nuova a primati. Oltre a questo intervento da record, ha eseguito il primo campionamento venoso surrenalico con CO2 in un paziente allergico al mezzo di contrasto iodato e ha portato a termine la prima crioablazione percutanea di reninoma, confermandosi all’avanguardia nella medicina interventistica.
Altri interventi da record
E la lista continua. Lo scorso 11 dicembre, una straordinaria innovazione nel campo della cardiochirurgia è stata realizzata per mano del Dott Gino Gerosa e della sua equipe, i quali hanno effettuato il primo trapianto di cuore al mondo da donatore a cuore fermo totalmente a cuore battente. Questa innovazione elimina l'arresto controllato del cuore, prevenendo il danno da ischemia e riperfusione sia durante il prelievo che il trapianto, assicurando una ripresa più rapida della funzione cardiaca e migliorando la performance post-operatoria.
Più recentemente, la città del Santo è stata protagonista di un altro intervento, in cui una donazione d'organo "samaritana" ha permesso di salvare tre vite in Italia. In questo caso, il rene del donatore è stato assegnato a un paziente in cura presso l’Ospedale San Salvatore dell’Aquila. Da qui è iniziata una catena virtuosa: un familiare del ricevente aquilano, incompatibile con lui, ha donato a sua volta un rene, destinato a un paziente del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Anche in questo caso, un familiare del trapiantato ha donato un rene, completando la catena con un paziente del Centro trapianti di Padova.