Razzismo e dintorni

Paola Egonu a Sanremo 2023: "Razzismo? Amo l'Italia, non vi do lezioni di vita e non sono una vittima"

La campionessa padovana co-conduttrice con Amadeus nella terza serata del Festival. Accoglienza calorosa e un monologo a cuore aperto

Paola Egonu a Sanremo 2023: "Razzismo? Amo l'Italia, non vi do lezioni di vita e non sono una vittima"
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Paola Egonu da Cittadella protagonista assoluta ieri sera sul palco dell'Ariston. Il suo atteso monologo.

Paola Egonu a Sanremo 2023: "Amo l'Italia, non vi do lezioni di vita e non sono una vittima"

Un monologo atteso e già controverso ancora prima di essere pronunciato. Non si può certo dire che, nella terza serata del Festival di Sanremo, gli occhi e le orecchie del pubblico dell'Ariston e di milioni di italiani davanti alla tv non siano stati tutti (o quasi) per lei: Paola Egonu, stella del volley nata e cresciuta - da genitori nigeriani - a Cittadella.

La statuaria pallavolista, ex giocatrice dell'Imoco Conegliano, ha partecipato al Festival in qualità di co-conduttrice, affiancando Amadeus e Gianni Morandi sul palco. Ma aveva fatto parlare molto di sé già prima della serata di ieri, per alcune interviste in cui aveva messo l'accento il tema del razzismo in Italia.

Da qui una ridda di polemiche nei confronti della ragazza, sconfinate ovviamente anche sul piano politico. Non ultimo, a risponderle per le rime, proprio il sindaco della "sua" Cittadella, Luca Pierobon. Ma sulle parole della campionessa padovana era intervenuto anche il ministro Matteo Salvini, in vista del monologo annunciato proprio per la serata di ieri.

Ma cosa aveva detto Egonu? "L’Italia è un paese razzista, ma non tutti sono razzisti o cattivi, ma se mi chiedete se c’è razzismo la risposta è sì. Non voglio fare la vittima”. Che, in realtà, è stata proprio una delle "accuse" rivoltele dopo le recenti sortite sul tema. Ma, alla fine, com'è andata? La pallavolista è stata ben accolta, con un caloroso applauso, dal pubblico dell'Ariston. Poi ha interagito con Morandi, spiegando il senso dei suoi tatuaggi e infine intonando una canzone di Nina Zilli.

Poi l'atteso momento del monologo in cui Egonu, che attualmente milita in una squadra turca (a Istanbul) è tornata sulle recenti polemiche, raccontandosi a cuore aperto:

"Voglio solo trasmettervi amore ed empatia - ha esordito - Non vi do lezioni di vita, vista la mia età. Sono stata al centro di mille polemiche nelle ultime settimane, ogni pensiero non è più sotto controllo quando viene pronunciato. Ora ci provo. Ho tre fratelli e devo tutto ai mie genitori: ho vissuto un'infanzia felice grazie ai loro sacrifici. Sono andata via di casa a 13 anni. E un giorno sogno di diventare madre un giorno"

"Mi sono spesso chiesta il perché fossi alta, italiana o diversa a modo mio - ha proseguito la pallavolista - Perché sono io? Perché sono io! Io sono quella che al razzismo risponde così: i bicchieri in cui mettiamo l'acqua, anche se sono di colori diversi, contengono la stessa buona acqua. In Veneto diremmo 'moighea', ovvero basta!"

"Non sono una vittima, ho solo raccontato le mie debolezze e paure - ha concluso - Amo l'Italia e vesto con orgoglio la maglia azzurra che è la più bella del mondo"

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