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Padova, per tutto il mese di novembre gusto e tradizione nel piatto con l'oca e i dolci di San Martino

Sono 24 i ristoranti-trattorie (e una ventina le pasticcerie) di Padova e provincia che animano la 20^ edizione della rassegna enogastronomica autunnale

Padova, per tutto il mese di novembre gusto e tradizione nel piatto con l'oca e i dolci di San Martino
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In arrivo la ventesima edizione della manifestazione enogastronomica “A tavola con l’oca e i dolci di San Martino”. APPE: «Questa è l’oca più social di sempre, con la partecipazione di Canal e Barutz».

Padova, per tutto il mese di novembre gusto e tradizione nel piatto con l'oca e i dolci di San Martino

Sono ben 24 i ristoranti (e una ventina le pasticcerie) che animeranno l’edizione 2023 dell’iniziativa “A tavola con l’oca e i dolci di San Martino”, giunta ormai alla sua 20^ edizione.

Un appuntamento gastronomico lungo l’intero mese di novembre per conoscere, apprezzare e assaporare il gusto unico e inconfondibile delle carni dell’oca padovana, in una continua riscoperta e rivisitazione dei sapori antichi e delle ricette d’antan sapientemente rielaborate, che declinano il magnifico pennuto in altrettante squisitezze. A fare il paio, poi, ecco i tipici dolcetti di San Martino, per i quali si sono mobilitate, nell’ambito della medesima iniziativa enogastronomica, le pasticcerie di Padova e provincia.

«L’usanza di mangiare oca per avere fortuna è entrata a buon diritto fra le consuetudini dei padovani – scandisce Giuliano Lionello, vice presidente dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) di Padova – che possono scegliere fra le cucine di tanti ristoranti e trattorie di tutta la provincia patavina per godersi le portate e i menù a tema che la tradizione associa al grasso e gustoso pennuto».

«Dal canto loro – prosegue Federica Luni, Presidente del Gruppo Pasticceri APPE – i maestri pasticceri proporranno nel fine settimana di San Martino, dal 9 al 12 novembre per la precisione, il “Cavallo di San Martino”, un biscotto guarnito con glassa di zucchero colorata, praline, caramelle e cioccolatini».

Le origini della rassegna

La rassegna gastronomica, ideata e proposta per la prima volta nel 2003, ha lo scopo di rievocare un antico rito propiziatorio, un tempo comune nelle campagne, per festeggiare la fine dell’anno agricolo.

«“Fare San Martino” – conferma Filippo Segato, Segretario APPE – in effetti significava cambiare luogo di lavoro: braccianti e mezzadri lasciavano la precedente campagna e si trasferivano presso un nuovo proprietario terriero, proprio nel finire della stagione lavorativa, a novembre. Il trasferimento o, in alternativa, il rinnovo del contratto di mezzadria, era motivo di festeggiamento, con l’utilizzo del prodotto in quel momento disponibile, appunto l’oca».

L’oca è entrata nei menù autunnali dei ristoranti e trattorie padovani dal 2003, anno in cui, anche grazie ai corsi di cucina sulle nuove tecniche di cottura, ha perso il connotato di prodotto alimentare obsoleto e fuori moda, per farlo riscoprire come alimento pregiato, stagionale, tipico e molto apprezzato dai consumatori. Spazio quindi a piatti quali l’insalatina di oca “in saor” e il petto d’oca con insalatina di finocchio e arance, tra gli antipasti. Tra i primi, spuntano i tortelloni all’oca brasata, riduzioni di bosco, purea di castagne e chips al cavolo nero o, in alternativa, la lasagna croccante con ragù d’oca e besciamella al vino rosso. In alternativa, il risotto con fegatini d’oca e riduzione al vino rosso o i bigoli (o, in alcuni casi, tagliatelle) al ragù d’oca.

Tra i secondi, l’oca viene proposta glassata, al forno, stufata o in confit: molto spesso la protagonista è la coscia che, cotta per molte ore a bassa temperatura, raggiunge una morbidezza e un gusto impareggiabili. I menù dei 23 ristoranti e trattorie aderenti all’iniziativa si concludono con i dolci tipici della stagione: focacce e biscotti con zucca, castagne, cachi e creme.

Per chi vuole festeggiare San Martino proprio l’11 novembre, due locali propongono una serata con menù degustazione: il Calandrino a Rubano (menù di 6 portate a 95 euro a persona, bevande escluse) e Enotrattoria da Serafino a Torreglia (menù di 5 portate a 80 euro a persona, vini abbinati compresi).

L'elenco dei ristoranti

Per tutto il mese di novembre è possibile gustare pietanze a base d’oca nei ristoranti:

  • Aldo Moro La Cuisine, Montagnana
  • Al Palazzon, Galliera Veneta
  • Al Pirio, Torreglia
  • Antica Trattoria Al Bosco, Saonara
  • Antica Trattoria Antenore, Torreglia
  • Antica Trattoria Ballotta dal 1605, Torreglia
  • Antica Trattoria Taparo, Torreglia
  • Boccadoro, Noventa Padovana
  • Da Giovanni, San Giorgio in Bosco
  • Enotrattoria Serafino, Torreglia
  • Gourmetteria, Padova
  • Il Calandrino, Rubano
  • Il Console, Saccolongo
  • In Corte dal Capo, Conselve
  • La Famiglia, Correzzola
  • La Montanella, Arquà Petrarca
  • La Tavolozza, Torreglia
  • Locanda Aurilia, Loreggia
  • Miravalle, Montegrotto Terme
  • Nalin Tradizione e Cucina, Campodarsego
  • Nerodiseppia Bistro’ d’Autore, Padova
  • Osterie Meccaniche, Abano Terme
  • Sensi, Villanova di Camposampiero
  • Vin-Et, Padova

E, per la prima volta, quest’anno l’oca è anche “social”, diventando protagonista di un episodio della serie “In cucina con la nonna” del noto influencer “Canal”. Nella puntata speciale, la nonna è interpretata da nientemeno che da “Barutz”, ideatore delle “Nonne Venete”… la bravura dei due interpreti riesce così a unire le prelibatezze proposte con la comicità tanto apprezzata dalle migliaia di fan e follower.

Chi desideri restare sempre aggiornato sulle iniziative e gli eventi in programma, conoscere i dettagli sui pasticceri e i ristoratori partecipanti all’iniziativa e scorrere i loro menù, condividendo piatti e ricette a base d’oca, nonché i coloratissimi dolcetti della tradizione, può farlo attraverso la social page di GustarePadova: www.facebook.com/gustarepadova

Le informazioni sui locali aderenti e gli approfondimenti su eventi, cene, prezzi e proposte di menù sono disponibili anche su www.gustarepadova.it, il “portale del gusto” padovano.

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