11 settembre

Padova commemora le vittime delle Torri Gemelle davanti al monumento “Memoria e Luce”

Presente il colonnello Vaughn Strong, nuovo comandante della guarnigione americana di Vicenza. Il sindaco Sergio Giordani: "Il passare degli anni non attenua il nostro dolore per le vittime di questo insensato atto di violenza"

Padova commemora le vittime delle Torri Gemelle davanti al monumento “Memoria e Luce”

Nella giornata di giovedì 11 settembre 2025, si è svolta a Padova, ai Giardini delle Porte Contarine, la commemorazione delle oltre 3mila vittime dell’attentato delle Torri Gemelle, per il quale ricorre quest’anno il 24° anniversario. Presente all’evento anche il colonnello Vaughn Strong, nuovo comandante della guarnigione americana di Vicenza.

Padova commemora le vittime delle Torri Gemelle

Il colonnello Strong, intervistato dalla Tgr Veneto, ha dichiarato:

“Il fatto che qui a Padova gli italiani ci supportino nel ricordo di quel tragico evento mi scalda il cuore. E’ emozionante l’amicizia dell’Italia nel celebrare questo evento”.

Il ricordo delle vittime dell’11 settembre 2001 è avvenuto davanti alla trave contorta del World Trade Center, simbolo del monumento “Memoria e Luce” di Daniel Libeskind.

Monumento “Memoria e luce”

Il discorso del sindaco Sergio Giordani

Per l’occasione, il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha tenuto un discorso, che qui riportiamo nella sua forma integrale:

“Porgo il mio saluto a Jeff Nakagawa del Regional Security Office presso il Consolato Generale  degli Stati Uniti di Milano, all’assessore regionale Roberto Marcato e a tutte le autorità presenti. E’ passato quasi un quarto di secolo da quell’11 settembre 2001 che ci sconvolse tutti e rimane una cicatrice indelebile nella storia degli Stati Uniti e del mondo. Gli attacchi terroristici di quel giorno, con il crollo in diretta televisiva delle Torri Gemelle, provocò la morte di oltre 3000 persone e il ferimento di oltre 6.000.

Quel giorno trovarono la morte non solo moltissime persone al lavoro negli edifici crollati ma anche numerosissimi soccorritori, e tra loro tanti Vigili del Fuoco, che anche per questo sono protagonisti della cerimonia di oggi. Non dobbiamo dimenticare anche le vittime degli altri attentati che contemporaneamente all’attacco al World Trade Center, i terroristi di Al Quaida misero in atto, dirottando altri due aerei, il primo dei quali fu fatto schiantare contro il Pentagono, mentre il secondo precipitò in un campo in Pennsylvania, anziché colpire l’obiettivo, per l’eroica ribellione dei passeggeri a bordo.

La commemorazione

L’attacco del gruppo terroristico provocò la morte di cittadini di 90 diversi paesi ed è senza dubbio uno degli eventi più tragici e significativi della storia moderna. Il passare degli anni non attenua il nostro dolore per le vittime di questo insensato atto di violenza e la vicinanza agli Stati Uniti colpiti in modo così barbaro e vigliacco, scegliendo come obiettivo la popolazione civile.

Dopo quel tragico evento la comunità internazionale si è ulteriormente unita per combattere la minaccia del terrorismo di matrice islamica che oggi è ancora un pericolo, certo ridimensionato ma non ancora cancellato. Purtroppo soprattutto in questi ultimi anni abbiamo visto crescere il livello di tensione e scontro nel mondo, una situazione che non aiuta certo a ridurre anche i rischi legati alle azioni terroristiche.

Sergio Giordani

Limitandoci ai conflitti che più ci toccano da vicino, l’aggressione Russa dell’Ucraina e la radicalizzazione dello scontro tra Israele e i terroristi di Hamas, ma anche molti dei Paesi dell’area, quello che mi colpisce  maggiormente è certamente il  coinvolgimento deliberato dei civili. E ricordo che una delle cose che ci avevano più indignato, nell’attacco dell’11 settembre, era proprio la deliberata volontà di uccidere civili inermi.

In Medio Oriente, come in Ucraina, colpire la popolazione civile non è solo diventata prassi quotidiana ma è addirittura stata teorizzata come legittima azione militare. Lo fanno i russi, bombardando ogni giorno le città ucraine, lo ha  fatto Hamas trucidando centinaia di civili israeliani il 7 ottobre, lo fa l’esercito israeliano ogni giorno a Gaza e in Cisgiordania trattando tutti i civili palestinesi, dome e neonati compresi, come se fossero terroristi. Tutto questo è inaccettabile e non c’è giustificazione alcuna per azioni che superano quel limite che separa l’umanità dalla barbarie.

Anche in memoria e ricordo delle tante vittime dell’11 settembre ognuno di noi deve fare quello che può per fermare questa deriva verso una violenza insensata e inutile alla quale purtroppo rischiamo di abituarci. Dobbiamo farlo partendo  anche dalle parole che usiamo. Le parole danno concretezza ai nostri pensieri, le parole servono a costruire le nostre azioni. Se usiamo parole di guerra  daremo forza e sostanza alla guerra, se usiamo parole di pace daremo forza e sostegno alla pace e alla giustizia.

Non possiamo e non dobbiamo rimanere indifferenti davanti a tanto dolore e disperazione“.

Presente anche l’Assessore regionale Marcato

Anche l’Assessore regionale Roberto Marcato ha presenziato alla cerimonia di commemorazione delle vittime degli attentati terroristici alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, accompagnato dal gonfalone della Regione.

“L’11 settembre è una data che ha cambiato per sempre il volto del mondo. A distanza di ventiquattro anni, il ricordo di quegli attentati resta vivo nella memoria collettiva. Quel giorno non fu soltanto un attacco contro gli Stati Uniti: fu un colpo diretto ai valori dell’Occidente, alla libertà, alla convivenza civile. Uomini e donne di ogni nazionalità e religione persero la vita in un gesto di odio che non può e non deve mai trovare giustificazione.

Padova e il Veneto – ha dichiarato Marcato, sottolineando il significato del monumento ‘Memoria e Luce’ di Daniel Libeskind, concepito intorno ai resti contorti di una trave del World Trade Center donata dagli Usa alla Regione – hanno voluto rendere tangibile il loro impegno nel custodire la memoria di quella tragedia. Non si tratta di un impegno soltanto simbolico, ma culturale e morale, con una forte responsabilità verso le future generazioni. Custodire la memoria significa trasformarla in coscienza e in responsabilità, significa rinnovare la scelta di stare dalla parte della legalità, della libertà e della pace, parola mai tanto attuale come oggi”.

Roberto Marcato

L’Assessore Marcato, nel suo discorso, ha voluto ricordare anche Charlie Kirk, attivista influencer americano di Destra, ucciso in un attentato mentre partecipava a un evento nello Utah:

In questa giornata, rivolgo un pensiero anche a Charlie Kirk, ucciso dalla follia terrorista mentre parlava in un comizio democratico: l’Occidente non può permettere che quanto accaduto l’11 settembre si rinnovi, in qualunque misura, spegnendo diritti e libertà che abbiamo conquistato nei secoli.

Viviamo in un’epoca segnata da nuove tensioni internazionali, da conflitti e da estremismi che ancora cercano spazio. Il ricordo dell’11 settembre ci chiede vigilanza. Ci chiede di essere cittadini consapevoli, istituzioni credibili, comunità unite. Perché il terrorismo non si combatte soltanto con la forza, ma soprattutto con l’educazione, la cultura, la coesione sociale.

Oggi esprimiamo la nostra vicinanza al popolo americano, alle famiglie delle vittime e a tutta la comunità Usa che risiede in Veneto. E lo facciamo da questa terra veneta, che ha sempre creduto nel dialogo tra i popoli e nel valore della memoria; una terra che nel suo vessillo porta la parola ‘pace’. Che ‘Memoria e Luce’ non siano solo un titolo, ma un impegno: la memoria, per non dimenticare; la luce, per costruire un futuro migliore”.

Presenti anche i Vigili del Fuoco

L’evento, organizzato dal Comune, ha ricordato le migliaia di persone morte negli attentati di New York, tra cui i 343 Vigili del fuoco che persero la vita durante i soccorsi alle Torri Gemelle.

Alla cerimonia di deposizione delle corone di fiori hanno preso parte le principali autorità civili e militari del territorio. Per il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco erano presenti il comandante provinciale di Padova, ingegner Lomoro, l’Associazione nazionale dei Vigili del fuoco in quiescenza e una delegazione proveniente dalla caserma di Ederle (Vicenza).

Un picchetto d’onore, insieme alle bandiere italiana e americana srotolate da una piattaforma aerea, ha accompagnato la commemorazione.