Area stazione

Niente più "zona rossa" a Padova: la sperimentazione non è stata rinnovata

La decisione ha fatto scattare molte critiche nei confronti del Sindaco Giordani, che quasi un mese fa aveva dichiarato che la Città non ha grandi problemi di criminalità

Niente più "zona rossa" a Padova: la sperimentazione non è stata rinnovata
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La sperimentazione della cosiddetta zona rossa nei pressi della stazione di Padova è terminata. Dopo più di tre mesi dalla sua introduzione, nella giornata di martedì 6 maggio 2025 è stato deciso di non rinnovarla.

Niente più "zona rossa" a Padova

A febbraio 2025 era stata attivata la zona rossa, la prima in Veneto, nella zona della stazione ed era confinata da: via d’Avanzo a nord, via Trieste a sud, via Gozzi e Goldoni (passando per via Tommaseo) a est, via Codalunga fino al cavalcavia Borgomagno a ovest.

Di fatto, l'area scelta come campo di prova è sempre stata frequentata dalla microcriminalità e ciò permetteva alle forze dell'ordine di allontanare i soggetti con precedenti penali o quelli che potevano diventare un pericolo per la sicurezza pubblica. Infatti, nell'arco di tre mesi sono state controllate 220 persone al giorno di media, 13227 in totale, e 41 sono state allontanate per la violazione dell'ordinanza.

L'introduzione di quest'area aveva spaccato la politica padovana. Anche il Sindaco Giordani aveva criticato la decisione di lunedì 6 aprile di prolungarla fino alla fine delle festività, mentre Matteo Cavatton, capogruppo di Fratelli d'Italia, aveva scritto su Facebook:

"L’istituzione delle zone “ad alto impatto” ha sicuramente dato i suoi frutti, rendendo più sicuro il transito delle persone nell’area della stazione ferroviaria. Mi auguro che il provvedimento prefettizio venga prorogato ed implementato. Certo non costituisce, di per sé, una magica panacea per l’evidente escalation criminale che la nostra Città sta subendo negli ultimi anni. Per questo, invito tutte le Istituzioni coinvolte a collaborare per attagliare lo strumento nel modo più efficace e produttivo. In particolare, invito il Primo Cittadino a svestire una buona volta l’habitus ideologico che da quasi 8 anni contraddistingue la sua amministrazione e a prendere coscienza che il problema sicurezza a Padova esiste e va affrontato con fermezza e buon senso. I cittadini non ne possono davvero più di un Sindaco circense impegnato in maldestri equilibrismi politici a causa delle diverse e spesso contrastanti posizioni presenti nella sua maggioranza. Si ponga, per una volta, al servizio di tutti i padovani e non soltanto di quelli che continuano a garantirgli il ruolo che ricopre".

Anche il consigliere comunale Tarzia Luigi si era dichiarato favorevole al rinnovo della zona. Infatti, ha scritto su Facebook:

"D'altronde basta andare in stazione per rendersi conto di come le situazione sia mutata: siamo di fronte ad misura concreta che ha migliorato la sicurezza e la qualità della vita di tutti coloro che - per ragioni diverse - frequentano il comparto stazione.
Ora se ne ipotizza l’estensione anche all'area urbana del "Portello" e ricordo che fui tra i primi, lo scorso 5 febbraio, a proporre l’applicazione della zona rossa anche nelle aree della "movida", dove il diritto al riposo e alla quieta pubblica viene ignorato ogni notte."
Tuttavia, la riunione in Prefettura tra Giuseppe Forlenza e i vertici di Arma, Questura e Fiamme Gialle, non ha dato gli esisti che auspicava il consigliere.
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