Nella serata di sabato 1° novembre 2025, si è svolto il concerto “Voci per Gaza” al Gran Teatro Geox di Padova, dove in 1200 persone hanno donato per supportare l’iniziativa “Un arto bionico per i bambini di Gaza mutilati”.
“Voci per Gaza” unisce 1200 persone per i bambini mutilati
L’evento è stato organizzato dall’associazione Comunità Palestinesi del Nord Est, coinvolgendo anche il Comitato padovano dell’UNICEF e la Croce Verde. In particolare, il ricavato della serata di beneficenza sarà devoluto alla creazione di un centro di riabilitazione e supporto psicologico a Gaza e al progetto “Un arto bionico per i bambini di Gaza mutilati“.
Di fatto, secondo il rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa) che è stato pubblicato nella giornata del 13 ottobre 2025, dall’inizio del conflitto l’Unrwa ha sottoposto oltre 10 milioni di persone a un controllo medico. Inoltre, circa 730mila sfollati, di cui 520mila bambini, si sono appoggiati al supporto psicosociale offerto dall’organizzazione.
Per questo motivo, i palestinesi hanno voluto organizzare una serata dedicata alla raccolta fondi in favore delle cure mediche nelle Striscia di Gaza e nei territori occupati. Infatti, secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono quasi 42mila le persone che hanno riportato gravi ferite, delle quali oltre 5mila hanno dovuto subire delle amputazioni.

Gli ospiti
Sono stati trentasette gli artisti a rispondere all’appello, ma hanno partecipato anche 11 ospiti, tra cui: Marco Mascia, professore dell’Università di Padova e titolare della Cattedra UNESCO “Diritti umani, democrazia e pace”; Francesca Albanese, Relatrice speciale dell’ONU sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967, che è intervenuta da remoto; Ivan Grozny Compasso, giornalista che ha partecipato alla Global Sumud Flotilla finché non è stato costretto a ritirarsi.

Era presente anche Moni Ovadia, artista ebreo che, anche prima dell’inizio del conflitto, si è sempre schierato dalla parte del popolo palestinese. Di fatto, oltre a definirsi antisionista, ha dichiarato al Corriere del Trentino che per le sue idee, è considerato Satana dalle comunità ebraiche.

Tra gli artisti, ha partecipato anche Caparezza, uno dei cantanti che si è più esposto a favore di Gaza.