Lieto fine

Madre partorisce, ma non può tenere il neonato: affidato a genitori adottivi dopo 3 mesi dalla nascita

Sulla storia del piccolo Lorenzo gioisce anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: "Oggi può essere abbracciato dalla sua nuova famiglia".

Madre partorisce, ma non può tenere il neonato: affidato a genitori adottivi dopo 3 mesi dalla nascita
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La gioia più grande della famiglia: una giovane coppia col desiderio di diventare genitori e un bimbo, appena nato, lasciato dalla madre naturale al Punto Nascita di Cittadella perché impossibilitata a tenerlo con sé. La loro vicenda, ora, può giungere ad un lieto fine. Dopo tre mesi dalla nascita, il piccolo Lorenzo ha finalmente una mamma e un papà.

La storia del piccolo Lorenzo: affidato a genitori adottivi a 3 mesi dalla nascita

La notizia è stata data con gioia immensa dall'Ulss 6 Euganea (Unità Locale Sociosanitaria della provincia di Padova). Il piccolo Lorenzo, bimbo nato nel presidio ospedaliero padovano 3 mesi fa, ora ha finalmente una mamma e un papà.

"Lorenzo è un nome di fantasia, ma la sua storia è verissima, profuma di mamma, di papà, di famiglia - scrivono dall'Ulss 6 Euganea in un lungo post sulla loro pagina Facebook -. Fin dall’inizio preso in carico dal personale dell’Unità operativa di Patologia Neonatale, a cui era stato affidato dalla mamma che non aveva potuto tenerlo con sé, Lorenzo è cresciuto sano e robusto. La svolta della sua giovanissima vita è avvenuta proprio qualche giorno fa: una giovane coppia, dopo aver superato le tappe previste per l’adozione ed essere stati riconosciuti idonei, è stata scelta come suoi genitori adottivi".

Il bimbo, come detto in precedenza, era nato tre mesi fa da una madre che, impossibilitata dal tenerlo con lei, aveva deciso di portare a termine la gravidanza avvalendosi poi del diritto di partorire in anonimato e di affidare il bambino al Punto Nascita, diritto garantito dalla legge nella tutela della privacy. Dalla scorsa giornata di giovedì 10 marzo 2022, il Giudice del Tribunale dei Minori ha dato consenso all'affidamento:

"Da giovedì al martedì successivo, conclusi gli adempimenti, per la coppia sono giorni di grande intensità: fanno i preparativi per accogliere il bimbo, comprano i corredini, predispongono la cameretta, avvisando la vasta cerchia di parenti e amici del suo desiderato arrivo e soprattutto pregustano come la loro vita cambierà, ricalibrata attorno a un nuovo fulcro. Quando giungono in ospedale trovano ad attenderli il bimbo già paffutello: ha ormai venti giorni, i suoi ritmi di alternanza tra sonno e pasti sono regolari, ora però è il tempo di conoscersi. La Pediatria mette a disposizione un’accogliente stanza dove la nuova famiglia può trascorrere un paio di giorni insieme, 'annusarsi', riconoscersi, coccolarsi".

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La gioia del governatore Zaia

Ogni nuova vita è speranza, anche per una giovane coppia di genitori che, dopo aver superato le tappe previste per l’adozione, è riuscita a stringere tra le proprie braccia un bambino che si è affacciato alla vita e la sua mamma naturale non ha potuto tenerlo con sé. I destini di tre persone si sono incrociati e Lorenzo, il bimbo nato tre mesi fa a Cittadella, oggi è con una mamma e un papà che sono stati scelti per accudire e crescere questa giovane vita”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha commnetato il lieto fine della storia di un bambino venuto al mondo nel Punto Nascita del presidio ospedaliero di Cittadella, dell’Ulss 6 Euganea, e preso in carico dal personale dell’Unità operativa di Patologia Neonatale.

La dottoressa Marianna Santinello, tutore di Lorenzo, i genitori con il piccolo e la dottoressa Rosanna Golin, direttore della Pediatra e Patologia Neonatale dell'Ospedale di Cittadella.

Alla nascita, il neonato era stato affidato al reparto dalla mamma naturale che ha scelto di portare a termine la gravidanza avvalendosi del diritto di partorire in anonimato.

“Il destino è come il cuore: è dentro di noi fin dal primo istante e quello di Lorenzo probabilmente era già scritto – prosegue il Governatore -. Dopo esser stato accudito da tutto il personale sanitario del reparto con grande affetto, tant’è che il nome è stato scelto proprio dall’ostetrica che lo ha visto venire al mondo, ha incontrato un amore diverso, direi unico. Quello di una mamma e di un papà che con coraggio inizieranno un nuovo cammino, scandito da tappe e momenti che daranno un significato ancora più intenso alla loro nuova vita di famiglia”.

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