Femminicidio Giulia Cecchettin

L'analisi dei Ris sull'auto di Filippo Turetta: la Grande Punto piena di sangue

Ma per sapere se Giulia è stata uccisa in auto bisognerà attendere i risultati della "Bloodstain Pattern Analysis", una tecnica speciale che permette di capire la provenienza delle tracce ematiche

L'analisi dei Ris sull'auto di Filippo Turetta: la Grande Punto piena di sangue
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La Fiat Grande Punto nera di Filippo Turetta, rientrata in Italia lo scorso 15 dicembre 2023, è stata oggetto dei primi accertamenti condotti dal Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) di Parma. Gli accertamenti sull'auto, utilizzata dal 22enne di Torreglia per trasportare il corpo della sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin, e durante la fuga che lo ha condotto in Germania dopo il tragico femminicidio, hanno rivelato la presenza di numerose tracce di sangue sul sedile posteriore.

Ma a determinare se i colpi mortali siano stati inferti all'interno dell'auto o se Giulia fosse già deceduta prima di essere caricata a bordo sarà l'esito dell'analisi "Bloodstain Pattern".

L'analisi sull'auto di Turetta: trovate numerose tracce di sangue nell'abitacolo

Costituisce un elemento chiave per la Procura di Venezia la Grande Punto Filippo Turetta, l'auto su cui è stato trasportato il corpo di Giulia Cecchettin fino a Pordenone nei pressi del lago di Barcis e su cui il 22enne è fuggito in Germania dopo il femminicidio e a bordo della quale è stato arrestato. Sul sedile posteriore del veicolo e all'interno dell'abitacolo i Ris di Parma hanno rinvenuto diverse tracce ematiche.

L'autopsia ha confermato che la vittima è morta dissanguata dopo una profonda ferita al collo provocata da una coltellata. Ma per sapere se Giulia è stata uccisa prima di essere trasportata in auto o all'interno del mezzo sarà l'esito della "Bloodstain Pattern Analysis", una tecnica che permette di individuare la direzione, il movimento, l’altezza di caduta delle gocce di sangue. L'accertamento irripetibile sarà eseguito nei prossimi giorni in presenza dei consulenti tecnici nominati dalle parti, i difensori di Turetta, e i legali della famiglia Cecchettin.

Questo risultato potrebbe aggiungere nuove circostanze aggravanti al processo, stabilendo se il delitto sia avvenuto in due o in tre fasi. Attualmente, Filippo Turetta è accusato di sequestro di persona, omicidio aggravato dal vincolo affettivo e occultamento di cadavere ed è rinchiuso nel carcere di Verona.

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