Il caso

"Italiani vestiti da austriaci" e "retorica degli eroi": infuria la polemica sul sindaco di Noventa Padovana dopo la festa del 4 novembre

Il sindaco: "Abbiamo scelto di celebrare il 4 novembre come un momento di riflessione sulla tragedia e l'orrore di tutte le guerre"

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Dall'altra parte si chiede che la verità storica venga onorata a preservata

"Italiani vestiti da austriaci" e "retorica degli eroi": nfuria la polemica sul sindaco di Noventa Padovana dopo la festa del 4 novembre

"Attenti! picchetto rompere le righe" poche parole cariche di significato: con quest'ordine l'associazione "uniti nella memoria" di Noventa Padovana ha lasciato le celebrazioni per la ricorrenza del 4 novembre, festa della forze armate e dell'unità italiana durante il discorso del sindaco Marcello Bano.

Tutto sembrava filare liscio poi, proprio le parole del primo cittadino, sono state la miccia che ha accesso il disappunto tra le fila dell'associazione locale attiva nella ricerca promozione storico- culturale, che ha deciso di prendere le distanze dalle dichiarazioni di Bano arrivando ad abbandonare la  cerimonia. Al centro della polemica le dichiarazioni con cui il sindaco spiega che non ci sarebbe nulla da festeggiare, puntualizzando che tutto dovrebbe essere rivisto in una prospettiva corretta dato che noi italiani " eravamo vestiti con le divise austriache" e che tra i molti giovani militari impegnati nel primo conflitto mondiale solo alcuni credevano nella causa, ma sono stati una minoranza, dato che "la maggioranza è stata costretta" ad andare al fronte.

Bano resiste contro la "retorica degli eroi".  Guidolin (m5s): "preservare e onorare la verità storica"

Non sono mancate le reazioni da parte delle forze politiche, prima fra tutti la senatrice pentastellata Barbara Guidolin che chiede a gran voce che il sindaco ritratti simili dichiarazioni che gettano l'ombra del tradimento su soldati che hanno dato la vita chiedendo a gran voce che la verità storica venga onorata a preservata. Non ultimo auspica che il sindaco dia le dimissioni.  Concorda l'opposizione cittadina ed è proprio Luigi Alessandro Bisato che commenta l'"inqualificabile" episodio sui social:

"Le parole del Sindaco Bano, in occasione della cerimonia per il 4 Novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e ricorrenza dell’Armistizio del 1918 che pose fine alla Prima Guerra Mondiale, sono veramente inqualificabili. La maggioranza e i suoi alleati politici condividono le sue assurde e antistoriche posizioni? Prendano le conseguenze, lo facciano dimettere!"

Ma con un post, sempre sui social Marcello Bano ribadisce il suo pensiero di voler celebrare il 4 novembre in una "giusta prospettiva: quella di una comunità che desidera la pace" contro la "retorica degli eroi":

"A Noventa abbiamo scelto di celebrare il 4 novembre come un momento di riflessione sulla tragedia e l'orrore di tutte le guerre. La retorica sugli eroi che hanno sacrificato la vita per il bene supremo della patria non ci appartiene e la rifiutiamo. Perché è su questo genere di discorsi che trovano terreno fertile gli argomenti di chi – ancora oggi – sostiene che la guerra possa essere una soluzione, spiacevole ma necessaria, ai problemi del mondo.

Ai milioni di ragazzi costretti al fronte senza nessuna possibilità di scelta, per gli interessi di una classe politica, e ai 650mila caduti italiani della Prima Guerra Mondiale va restituita la giusta dimensione: non quella di eroi, ma di vittime.
Le strazianti immagini che arrivano dal Medioriente e dall'Ucraina ci spingono a celebrare questo giorno nella giusta prospettiva: quella di una comunità che desidera la pace, che crede nella pace, che si schiera sempre e comunque dalla parte della pace."

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