Incredibile ondata di odio social contro Gino Cecchettin nominato all’Osservatorio regionale sulla violenza di genere
L'acceso dibattito è iniziato quando il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha pubblicato un post sulla propria pagina Facebook

La nomina di Gino Cecchettin a presidente onorario dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere del Veneto ha innescato un'ondata di odio sui social. Dopo l'annuncio ufficiale del presidente della Regione, Luca Zaia, sono comparsi online numerosi commenti sprezzanti, con accuse ingiustificate e attacchi personali contro il padre di Giulia Cecchettin, la giovane vittima di femminicidio.
Gli attacchi social a Gino Cecchettin
Il post pubblicato dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (in basso) ha scatenato un' ondata di commenti negativi e critiche denigratorie contro Gino Cecchettin, padre di Giulia, vittima del femminicidio avvenuto l'11 novembre 2023.
In questo post emergono critiche di ogni genere. Sul criterio con cui viene affidato questo incarico da parte del Presidente della Regione:
Buongiorno , solo una domandina x Zaia non riesco a capire con che criterio vengono fatte certe nomine..non faccio polemica ma qualche dubbio mi viene. Grazie
Chi accusa il padre di non essere stato previdente con la figlia e critica l'inutilità della nomina:
Con quale titolo non si capisce....Non è che poi sia stato così previdente con la figlia....non si è accorto di nulla di quello che stava accadendo nei mesi precedenti....come può ora essere d'aiuto? Con le pratiche assicurative.... forse
Abbiamo regalato un'altra poltroncina ad un arrampicatore sociale al quale garantiamo di arricchirsi sulla disgrazia di sua figlia???Il libro della nonna sulla disavventura della nipotina ha prodotto fatturato...
Proprio una gran bella ed amorevole famiglia
Osservatorio sulla violenza contro le donne, le parole di Zaia
Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha espresso un augurio a Gino Cecchettin, in occasione del vertice dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne della Regione del Veneto.
“La vicenda che la ha così tragicamente rapita alla vita, agli affetti e agli studi ha fatto di Giulia un simbolo universale di tutte le vittime di femminicidio e della violenza cieca generata da un malinteso senso di superiorità nei rapporti di genere. Il messaggio della vita di Giulia ora trova riflesso nell’impegno portato avanti dai familiari, a cominciare dal papà. Esprimo un plauso alla scelta del Consiglio regionale del Veneto per l’elezione all’unanimità, quindi indipendentemente da schieramenti politici o di parte, di Gino Cecchettin a presidente onorario dell’Osservatorio regionale sulla violenza contro le donne. Faccio mio l’augurio che in questa carica sia un riferimento morale per tutti coloro che operano per contrastare una simile piaga della nostra società, e auguro anche buon lavoro a tutti gli altri componenti dell’Osservatorio”.

Appare evidente come l'ampio dibattito che ha scatenato questa nomina abbia alimentato un'odio a livello sociale e abbia aggravato ancora di più il fenomeno della violenza sui social. Senza tuttavia mantenere il focus sull' importanza e l'impegno nel combattere il fenomeno del femminicidio.
La risposta agli insulti sui social
Di fronte a questi insulti, Cecchettin non ha ceduto alla rabbia, ma ha risposto con dignità, mantenendo la compostezza che ha sempre dimostrato fin dai primi giorni dopo la scomparsa di sua figlia.
"Vorrei provare a spiegare loro che non esiste un padre in grado di speculare sulla pelle della propria figlia"
Con incredibile lucidità ha sottolineato come il suo impegno non sia altro che un atto di servizio alla società, un contributo affinché tragedie simili non si ripetano.
"Ci sono tante persone che donano il proprio tempo per cause giuste. Ora lo faccio anch’io. Il volontariato è uno strumento fondamentale per cambiare le cose"
Gino Cecchettin e il contrasto alla violenza sulle donne
Nonostante gli attacchi, la nomina di Gino Cecchettin a presidente onorario dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere è un segnale forte: un padre che ha vissuto in prima persona la tragedia della violenza sulle donne si mette in prima linea per combatterla.
Il suo obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affinché il fenomeno della violenza di genere venga affrontato con azioni concrete, maggiore prevenzione e leggi più incisive.
Emanuele Manfredo Fioravanzo