Ad Abano Terme

Il Thermae Hotel Trieste e Viktoria ha ospitato il Master in Medicina Termale e Idrologia Medica

Una nuova importante tappa per portare le terapie termali riabilitative all’attenzione dei medici e del grande pubblico quale soluzione sostenibile ed efficace

Il Thermae Hotel Trieste e Viktoria ha ospitato il Master in Medicina Termale e Idrologia Medica
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Il terzo appuntamento del Master in Medicina Termale e Idrologia Medica si è tenuto tra venerdì 15 e sabato 16 marzo 2024 presso il GB Thermae Hotel Trieste e Viktoria di Abano Terme.

Master in Medicina Termale e Idrologia Medica al Thermae Hotel Trieste e Viktoria

Il terzo appuntamento itinerante per il Master di II° Livello in Medicina Termale e Idrologia Medica dell’Università di Pisa, diretto dal Prof. Marco Romanelli, Professore Ordinario di Dermatologia nell’ateneo toscano, tenutosi il 15 e 16 marzo 2024, è stato ospitato dal GB Thermae Hotel Trieste e Viktoria di Abano Terme.

In particolare, il modulo relativo alla Riabilitazione e alle Cure Termali, con un approfondimento sulle qualità specifiche delle proprie acque salso-bromo-iodiche.

Marco Romanelli

Il Master di II° livello, ormai uno dei più importanti a livello internazionale, consente la formazione continua di medici con competenze in ambito di idrologia medica: l’esplosione della richiesta di salute e benessere termale, come anche di stili di vita e di prevenzione termale rendono questa competenza particolarmente richiesta, specialmente in distretti termali diffusi come quello veneto.

L’acqua termale utilizzate nei GB Hotels Thermae inizia il suo viaggio nel nord del Veneto, tra i Monti Lessini e le Prealpi Venete. La pioggia che cade in questa area attraversa il sottosuolo e impiega oltre 30 anni a compiere un percorso sotterraneo di circa 80 chilometri, arricchendosi di calore, di minerali e di oligoelementi, prima di risalire velocemente in superficie nella zona Termale Euganea.

L’acqua termale sgorga a circa 86° C è classificata come salso-bromo-iodica ipertermale: la sua particolare composizione chimico-fisica è la causa dell’effetto miorilassante, drenante e anti-dolorifico che si percepisce già dopo una breve immersione. Una volta raffreddata, quest’acqua riempie le piscine presenti in ogni hotel, viene utilizzata per le terapie inalatorie, ed è la componente essenziale del fango termale per la fangoterapia e fango-balneo-terapia.

I temi trattati durante gli incontri

Ad aprire il programma della due giorni il Direttore Sanitario dei GB Hotel Thermae, Dr.ssa Francesca Fornasini, che ha tracciato un quadro complessivo dell’offerta fangobalneoterapica, mentre il Dr Maurizio Grassetto, specialista in Idrologia Medica ed Ematologia, alla Direzione Sanitaria anch’egli, ha illustrato la filosofia dell’approccio termale GB Hotels.

Il modulo è proseguito con una trattazione completa sulla Riabilitazione in ambiente termale, a cura del Prof Stefano Masiero, Professore Ordinario in Medicina Fisica e Riabilitativa presso l’ Universitaria degli studi di Padova, e con la relazione del Prof Fausto Bonsignori, direttore sanitario delle Terme di Petriolo e coordinatore del Master di Medicina Termale, oltre ad esserne docente stabile, insieme alla Prof.ssa Manela Scaramuzzino, Direttore Sanitario delle Terme di Saturnia, Terme di Chianciano e Terme di Casciana, e ovviamente, al Prof. Marco Romanelli, che ne è il direttore e responsabile.

Nel secondo giorno del modulo, i medici in formazione per diventare medici termali hanno avuto l’opportunità di assistere alla lezione frontale sul trattamento delle Vasculopatie in ambiente termali a cura del Prof. Sergio Gianesini, luminare mondiale in tema di Flebologia e Presidente Eletto della Società Mondiale di Flebologia ( IUPH). Il Prof Gianesini, Professore Associato della Bethesda – USUHS University, e membro del Board of Directors della American Vein & Lymphatic society, da tempo conduce studi approfonditi sull’impiego delle acque termali nel trattamento delle patologie venose, con risultati straordinari per i pazienti e per il settore termale internazionale.

Sergio Gianesini

Ha poi terminato il programma la Dr.ssa Maria Chiara Maccarrone, Università di Padova, con una disamina sul trattamento del Linfedema con acque termali, un tema di grandissimo e sempre maggiore interesse per i flebologi come per la sanità nazionale in genere.

Una nuova tappa, quella di Abano Terme, importante per portare le terapie termali riabilitative all’attenzione dei medici e del grande pubblico quale soluzione sostenibile ed efficace: le acque termali di Abano e l’organizzazione in campo riabilitativo e terapeutico del sistema termale di Abano costituiscono infatti insieme un percorso sempre più apprezzato e studiato dalla comunità scientifica a livello nazionale, e in misura crescente si intende diffonderne il possibile utilizzo terapeutico tra la popolazione (nazionale e internazionale ) e tra i medici di medicina generale, fisiatri e owners dei diversi processi riabilitativi.

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