Scuderie Palazzo Moroni

“Il Presepe: segno di pace e di speranza”

Nelle Scuderie di Palazzo Moroni è stata allestita la mostra del Presepe 2025

“Il Presepe: segno di pace e di speranza”

Dall’8 dicembre 2025 al 17 gennaio 2026, dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 19:00 (25 dicembre 2025, 1° gennaio 2026 e al lunedì dalle 14:00 alle 19:00) nelle Scuderie di Palazzo Moroni è stata allestita dall’Associazione Cammino ad Oriente e dall’Assessorato alla cultura del Comune di Padova, la mostra che propone un percorso tra diorami e presepi a tutto tondo.

La prima sezione è dedicata ai diorami, piccole scene ricche di profondità visiva grazie all’uso di prospettiva, luci e colore.

La seconda sezione raccoglie invece i presepi a tutto tondo, visibili su tre o quattro lati, privi di effetti prospettici ma ricchi di elementi architettonici e paesaggistici. Qui sarà esposto anche un presepe dedicato al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, nell’ottocentesimo anniversario della sua composizione.

Ottava edizione della mostra dei presepi

L’edizione 2025 propone un percorso tra i diorami e i presepi a tutto tondo che porterà il visitatore ad approfondire i due principali stili che possono contraddistinguere le rappresentazioni della Natalità.

Dal punto di vista generale, quando si parla di presepe, si possono nominare due filoni principali che corrispondono a stili artistici differenti: da una parte si individua il presepe di stile storico-palestinese, dall’altra parte si può incontrare il presepe popolare.

Riproduzioni fedeli

Al primo gruppo appartengono tutte le rappresentazioni della Natività, che riproducono in maniera fedele gli ambienti e i luoghi della Terra Santa, proprio come raccontato negli episodi del Vangelo; a questo si aggiunga la riproduzione degli usi, dei costumi e di tutte le caratteristiche peculiari di quelle terre. In questo senso, anche le statue che animano la scena indossano gli abiti tipici del luogo, senza trascurare l’attenzione riservata all’oggettistica di uso quotidiano.

Quando il territorio rilancia il messaggio

Al secondo gruppo appartengono invece tutti quei presepi che ambientano le scene del Natale all’interno di contesti più vicini alla nostra Storia e tradizione culturale. I pastori, inseriti in tale scenario, parlano il dialetto locale, indossano gli abiti tipici dei contadini di un tempo, svolgono le attività quotidiane della campagna.

Da non perdere.

Per saperne di più: https://padovacultura.padovanet.it/it/attivita-culturali/il-presepe-segno-di-pace-e-di-speranza