Consorzio RFX

Il ministro Pichetto Fratin a Padova: guanto di sfida a ben due referendum per il Nucleare

Il titolare dell'Ambiente in visita ha presentato il suo nuovo disegno di legge

Il ministro Pichetto Fratin a Padova: guanto di sfida a ben due referendum per il Nucleare
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Nella giornata di lunedì 10 marzo 2025 il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha visitato il Consorzio RFX di Padova.

Fratin: "Importante far sentire la presenza del Governo"

Lo scorso 28 febbraio, il Governo ha approvato un apposito disegno di legge delega con lo scopo di azzerare le emissioni di CO2 e di ridurre la dipendenza energetica dall'estero dell'Italia. L'inizio della transizione è prevista per il 2030, con la creazione di una centrale nucleare di nuova generazione. Il Ministro Fratin ha dichiarato al TGR:

"Appena ci saranno i risultati e delle sperimentazioni in corso che riguardano i piccoli reattori da fissione di muova generazione o, naturalmente, la fusione, che è l'obiettivo finale, si possa procedere nel nostro paese integrando la produzione attuale d'energia dalle varie fonti rinnovabili integrandola anche con il nucleare".

Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin

Di fatto, il Ministro dell'Ambiente è andato a visitare il Consorzio RFX, dove si sta studiando la reazione per fusione. Infatti, il Consorzio è uno dei poli d'eccellenza per la fusione nucleare e sta lavorando a due prototipi: Spider e Mitica che saranno destinati a diventare parte del reattore ITER in costruzione in Francia.

La costruzione della centrale nucleare è in corso a Cadarache, nel sud est della Francia, ed è in collaborazione con Unione Europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti, India, Corea del Sud.

Pichetto Fratin ha infine concluso con:

"È importante far sentire la presenza del Governo a fianco dei ricercatori che sono impegnati in una sfida pluridecennale e colossale".

 

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Nonostante i referendum contro l'energia nucleare del passato, il primo nel 1987 e il secondo nel 2011, nel quale hanno votato contro il 94% dei cittadini, il Governo sembra essere sempre più intenzionato a proseguire su questa strada.

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