Soldi pubblici

Fondi Pnrr nella Bassa padovana, arrivano 10 milioni di euro: ecco dove

Quindici i progetti ammessi, il totale degli interventi ammonterà a oltre 27 milioni di euro e riguarderà digitalizzazione e sostenibilità

Fondi Pnrr nella Bassa padovana, arrivano 10 milioni di euro: ecco dove
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Anche la bassa padovana potrà usufruire dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato con i fondi europei. Sono ben 10 i milioni di euro che saranno erogati a questa parte della provincia, equamente divisi tra incentivi alle imprese (cui arriveranno 4,5 milioni) e interventi pubblici (per 4,94 milioni) con la parte mancante per arrivare a 10 milioni tondi che sarà usata per le spese di gestione del patto stesso.

Turismo, metalmeccanico ed agroalimentare

La vocazione di questo territorio è sempre stata divisa tra l'anima rurale, quella industriale e - da qualche tempo - anche dalla forte spinta turistica. Anche la suddivisione dei finanziamenti del PNRR tiene conto di queste tre anime.

Perché se è vero che Monselice, Este e Stanghella ottengono rispettivamente 424 mila, 178 mila e 200 mila euro per interventi turistici, spicca il traguardo ottenuto da Ponso che con un progetto sull'agro alimentare ha ottenuto il finanziamento più cospicuo di tutti, pari a 1.193.700 euro.

415.000 euro sono stati assegnati ad Ospedaletto Euganeo per un intervento nel campo della logistica e 168.000 a Tribano per un progetto su gomma-plastica.

Le quote restanti: il metalmeccanico con tre progetti a Conselve rispettivamente per 169, 576 e 148 mila euro, Anguillara Veneta con 245.000, Stanghella con 200.000, Pernumia con 200.000, Borgo Veneto 200.000. C'è poi un intervento nel campo ottico (Este con 200.000) e Arre con la Chimica con 35.828 euro.

Quali interventi si faranno

I fondi hanno una precisa finalità: mobilità sostenibile, recupero dei capannoni dismessi, digitalizzazione, parcheggi scambiatori, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, totem informativi e studi per individuare nuovi percorsi turistici.

Si tratta insomma di una grande iniezione di liquidità in un'area che cerca con convinzione di sviluppare tutte le sue potenzialità, sin qui troppo spesso sottovalutate.

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