Era un creativo

E' morto Ottone Baggio, il suo aerogallo è stato copiato anche dai coreani

L'imprenditore cittadellese aveva un negozio a Pozzetto dove riparava biciclette, una delle sue più grandi passioni insieme al suo famoso aereo

E' morto Ottone Baggio, il suo aerogallo è stato copiato anche dai coreani
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Il funerale sarà celebrato domani a Pozzetto

E' morto Ottone Baggio, il suo aerogallo è stato copiato anche dai Coreani

Una vita nella "bottega" a Pozzetto a riparare biciclette, tanto da realizzare alcuni modelli che portano il suo nome, poi a costruire aerei che erano la sua grande passione. Ottone Baggio si è spento domenica 2 luglio 2023 all'alba, aveva 82 anni.

Era diventato famoso proprio grazie alla sua più celebre e stravagante invenzione "l'aerogallo". L'improbabile aereo che aveva costruito e collaudato con la complicità degli amici Giuliano Basso, che ne aveva realizzato il disegno e Daniele Beltrame, che era stato il primo pilota che aveva creduto nell'impresa solcando i cieli sopra Santa Croce Bigolina in una fredda vigilia di Natale. Da lì in poi è stato un crescendo di fama e notorietà per l'aerogallo tanto che adesso ne vengono addirittura realizzati dei piccoli modellini in legno, con tanto di piedistallo made in Corea

"Mio zio aveva scoperto tutto recentemente- conferma la nipote Ilenia- E' stato durante uno dei suoi ultimi ricoveri: il suo pensiero era quello di registrare il marchio dell'aerogallo che adesso è custodito in una rimessa a Nervesa della Battaglia, nel trevigiano. "

Ottone Baggio era sempre stato un uomo molto attivo, andava in giro in bici, coltivava l'orto e guidava il furgone. Poi la sua salute era andata peggiorando.

" L'avevano operato alla vena aorta addominale, poi era stato male di nuovo ed era stato portato d'urgenza a Padova. Ma lui- racconta ancora la nipote- ha detto che avendo passato una vita come meccanico sapeva che, come con le bici, mettere una toppa sopra un'altra toppa non serviva a niente. Così aveva firmato le dimissioni ed era tornato a casa."

Le cose però non era migliorate, Ottone era peggiorato, fino al nuovo ricovero che l'aveva debilitato molto.

" Mio zio era sempre stato un tipo un po' burbero, ma nell'ultimo periodo aveva più voglia di chiacchierare- ricorda con affetto Ilenia- Lui ha sempre abitato da solo "un madego", come si dice da noi. Aveva due grandi passioni: le bici e gli aerei,ne aveva anche uno in casa, smontanto nel corridoio. Lui era un creativo, amava costruire. Mi ricordo molti puzzle e un bellissimo veliero di carta che io e mio fratello abbiamo distrutto mettendolo in acqua!"

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Un visionario che amava il volo, i motori e le sfide

Ricordi che scaldano il cuore ora che Ottone non c'è più. Anche Giuliano Basso, l'amico architetto che ha disegnato l'aerogallo piange il compagno di avventure insieme a Daniele Beltrame che ha pilotato lo speciale aereo.

"In punta di piedi, con la discrezione, la timidezza, la gentilezza, la modestia e l’umiltà che lo hanno sempre contraddistinto- scrive Giuliano Basso- ci ha lasciato un grande amico, un visionario con cui ho condiviso momenti bellissimi come decollare dopo il tramonto il 6 gennaio col suo primo aeroplanino bianco, tutto di legno, dal prato gelato davanti al bar del paese per filmare dall’alto i preparativi per la festa della Befana e poi atterrare ne buio più totale, nella piccola pista di San Pietro..,
Nella sua vita il volo, la velocità i motori, le sfide, anche assurde, sono stati la forza trainante: lui mi ha portato a vedere per la prima volta le gare in salita, come il Costo, la Trento Bondone e la Bassano Montegrappa, ro con lui quando nei prati del Bacino Giaretta andammo a vedere i primi due Leonardini che volarono dalle nostre parti, attaccati a quelle ali di Rogallo che da allora turbinarono nella sua testa per anni, trasformate dalla sua fantasia senza limiti da “Rogallo” ad “Aerogallo”, al punto da dargli la motivazione e la determinazione di riuscire a far volare contro ogni legge della fisica (e del buonsenso) un aeroplano a forma di gallo, che per anni avrebbe regalato stupore agli occhi di centinaia di bambini, molti dei quali anche di quaranta, cinquanta, sessant’anni ed oltre.
Ora mi piace immaginarlo seduto su una nuvoletta bianca come il suo primo aeroplanino, con le sue lunghissime gambe a penzoloni, seduto tra due signori coi baffi di nome Wilbur ed Orville, meccanici di biciclette come lui, a discutere di catene, ingranaggi, leve, rinvii e intelaggi. Ciao OTTONE!!!! Continuerai a volare libero come hai sempre fatto!"

Il funerale di Ottone Baggio sarà celebrato domani, venerdì 7 luglio 2023 alle 15:30 nella chiesa del Santissimo Redentore e Pozzetto.

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