Emergenza idrica, le piogge di maggio hanno mitigato ma non risolto il problema. L'ordinanza sarà confermata
A fine mese sarà rinnovata l’ordinanza comunale in vigore che detta i comportamenti da adottare in questa situazione che rimane anomala
I numeri spiegano bene la situazione.
Emergenza idrica, le piogge di maggio hanno mitigato ma non risolto il problema. L'ordinanza sarà confermata
Nonostante le piogge insistenti di maggio e di questi primi giorni di giugno l’emergenza idrica rimane tale. E’ quanto è emerso ieri, giovedì 15 giugno 2023, dalla riunione del Tavolo per la Siccità che riunisce Comune, Arpav, Ulss, Genio Civile, Consorzio di Bonifica, e AcegasApsAmga, al quale ha partecipato il vicesindaco Andrea Micalizzi.
I numeri spiegano bene la situazione: la portata del Bacchiglione nel maggio 2023 è del 47% in meno rispetto alla media storica della stesso mese. Nel maggio 2022 la portata del Bacchiglione era del 77% in meno della portata storica. La piovosità di questo maggio quindi ha migliorato, ma non risolto, la situazione di una generalizzata carenza idrica rispetto alla media stagionale. Il Brenta nel maggio 2023 ha registrato una portata del 29% in meno rispetto alla media storica del mese di maggio. Nel 2022 la situazione era più grave con una portata inferiore del 63% alla media storica.
La pioggia di maggio che è stata superiore alla media storica per la nostra regione, ha contribuito a lenire una situazione di difficoltà ma non è stata risolutiva. A maggio sono caduti mediamente in Veneto 174 mm di pioggia per mq, a fronte di una media storica tra il 1994 e il 2022 pari a 115 mm. Una piovosità maggiore alla media del 52%, che in alcune località è stata anche molto maggiore: a Cinto Euganeo e Faedo si è registrata una punta di 289 mm. Però se nelle prossime settimane e poi in luglio e agosto dovesse piovere molto poco potremmo ritrovarci nelle medesima situazione dello scorso anno.
Il Comune applicando il concetto di precauzione, ha deciso quindi di rinnovare la propria ordinanza in materia di carenza idrica, che sarebbe scaduta il prossimo 30 giugno. Rimangono quindi chiuse le fontane non dotate di ricircolo, è vietata la pesca e la balneazione lungo i canali interni, e sono confermate le raccomandazioni volte a utilizzare l’acqua potabile in modo responsabile evitando sprechi. Anche l’ordinanza regionale relativa alla carenza idrica che è stata emanata a marzo è pienamente in vigore, dato che ha durata di 12 mesi.
Il vicesindaco Andrea Micalizzi commenta:
“Abbiamo guardato i dati della pioggia caduta in questi ultimo mese di maggio e la portata dei fiumi che interessano la città, il Bacchigione e il Brenta. Maggio è stato piovoso e ha portato un contributo di pioggia superiore alla media del periodo, e questo ha dato respiro alla forte carenza idrica che permane dalla scorsa estate. I due fiumi registrano grazie a queste piogge un aumento di livello, ma siamo sempre sotto al livello della media storica e questo dato ci preoccupa. Questo ci impone, ed è una scelta condivisa con tutte le autorità che si occupano di questo tema, di mantenere aperto il Tavolo della Siccità e di rinnovare l’ordinanza che invita i cittadini e le aziende al risparmio dell’acqua e a evitare quei ristagni che permettono il proliferare delle zanzare. Le fontane senza ricircola d’acqua restano chiuse, perché vogliamo vedere come si sviluppa il meteo nelle prossime settimane. Abbiamo bisogno di mantenere alta l’attenzione e di essere cauti nei nostri comportmenti”.