Vicenda chiusa

Dopo quasi due mesi, la famiglia sinti abusiva ha lasciato spontaneamente il B&B di via Pontevigodarzere

Si è conclusa con successo la vicenda che dal 16 ottobre aveva creato forti disagi a Padova: decisiva la mediazione dei Carabinieri. Riconsegnate le chiavi della struttura al proprietario

Dopo quasi due mesi, la famiglia sinti abusiva ha lasciato spontaneamente il B&B di via Pontevigodarzere
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Nel pomeriggio di martedì 3 dicembre 2024, si è conclusa la vicenda che dal 16 ottobre vedeva una famiglia sinti occupare abusivamente un B&B in via Pontevigodarzere, a Padova. Decisiva è stata l’opera di mediazione condotta dai Carabinieri, con il Maresciallo Capo Michele Capuano, comandante della Stazione di Vigodarzere, e il Tenente Antonio Zarrillo, comandante interinale della Compagnia di Padova, che hanno lavorato per convincere la famiglia a lasciare l'appartamento (in copertina: il proprietario del B&B, Lorenzo Sergi, al momento della riconsegna delle chiavi).

Finalmente raggiunto un accordo

La svolta è arrivata attorno alle 15.30, quando la famiglia, composta da padre, madre, tre bambini di 3, 5 e 9 anni e il nonno, ha lasciato spontaneamente la struttura.

Come confermato dal colonnello Michele Cucuglielli, comandante provinciale dei carabinieri, gli occupanti si sono trasferiti a Trento presso l’abitazione di un parente, senza attuare alcun provvedimento di sgombero. Fondamentali il dialogo e il confronto con le forze dell'ordine, per arrivare a una soluzione pacifica.

Riconsegnate le chiavi

Il proprietario del b&b, Lorenzo Sergi, professionista padovano, ha espresso profonda gratitudine all’Arma per l’impegno e la sensibilità dimostrati. Tuttavia, ora dovrà fare la conta dei danni subiti, incluso il ripristino degli allacci alla luce, risultati abusivi durante i controlli.

La vicenda, che ha avuto una certa risonanza mediatica, resta al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che dovrà valutare eventuali responsabilità penali a carico del capo famiglia. Per il momento, il b&b è stato restituito al legittimo proprietario.

L'occupazione dell'appartamento

Tutto è iniziato lo scorso 16 ottobre 2024, quando la coppia aveva prenotato l’appartamento appena ristrutturato, dichiarando di voler soggiornare a Padova per pochi giorni. Tuttavia, una volta scaduto il termine, gli occupanti hanno prima pagato una somma aggiuntiva e poi dichiarato di voler rimanere ancora, nonostante il proprietario avesse negato questa possibilità.

L'appartamento in Via Pontevigodarzere

Richiesta dopo richiesta, i toni si sono rapidamente inaspriti: la coppia avrebbe minacciato di morte Lorenzo, la sua famiglia e la collaboratrice che li aveva accolti. Per timore, il proprietario aveva acconsentito a un prolungamento temporaneo della permanenza, che però non era stato saldato. Di fronte al perdurare dell’occupazione e al furto di energia elettrica, era stata sporta denuncia per insolvenza fraudolenta, invasione di edificio e furto.

Non solo, il tutto era diventato preoccupante anche per i vicini di casa. Secondo loro, gli occupanti avrebbero causato un continuo via vai nel palazzo, lasciando rifiuti abbandonati e generando rumori incessanti, al punto da rendere impossibile dormire la notte. Alcuni avevano riferito di temere ripercussioni, motivo per cui evitano di esporsi apertamente. A questo, si aggiungono le continue feste rumorose e il numero sempre maggiore di persone presenti all’interno dell'appartamento.

Il commento delle istituzioni

Il caso, vista la gravità, era diventantato immediatamente oggetto di diverse discussioni, tanto da arrivare all’attenzione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il quale si trovava in Veneto proprio per degli incontri sulla sicurezza pubblica.

"Non possono esistere sacche di impunità e questa operazione testimonia, ancora una volta, il costante impegno delle Istituzioni contro ogni forma di illegalità - ha dichiarato il ministro dell'Interno Piantedosi -. Le occupazioni abusive, oltre che incidere sul diritto di proprietà, generano un forte allarme sociale. Un fenomeno che stiamo contrastando con un’azione decisa, come testimoniano gli oltre tremila sgomberi di alloggi di edilizia residenziale pubblica eseguiti in questi due anni di governo".

"La situazione è alla nostra attenzione, affronteremo il problema con le autorità".

Sulla vicenda, si era espresso anche il Sindaco di Padova, Sergio Giordani, che aveva definito l'occupazione abusiva come un affronto verso i cittadini padovani:

"L’occupazione abusiva del B&B è ovviamente un fatto grave e inaccettabile, una violenza verso cittadini padovani per bene che si sono visti invasa la loro proprietà con un arroganza senza pari e insopportabile. Sono certo che lo Stato, le Forze dell’ordine e la Magistratura sapranno, come sempre dare una risposta di legalità il più celere possibile, anche perché non può certo passare un messaggio di impunità per chi fa cose del genere".

Sergio Giordani

"Come Comune li ringraziamo per il lavoro che stanno profondendo in queste ore. Siamo disponibili a collaborare nell’ambito delle nostre competenze per risolvere nel tempo più breve possibile la situazione e ovviamente, come sempre, occuparci dei minori se ci sarà richiesto. Padova ha avuto molta visibilità sulla stampa per questo caso; siamo una comunità accogliente e aperta ma naturalmente sempre nel rispetto della legge e delle regole e spero come Sindaco che proprio da Padova parta il segnale che chi si macchia di queste cose poi paga per le sue responsabilità, in virtù di una rapida risposta delle Istituzioni a tutela di tutta la cittadinanza".

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