Orgoglio patavino!

Damiano Toniolo di Villa del Conte premiato dal Presidente Mattarella come Alfiere della Repubblica

Il giovane, classe 2008, ha scritto un libro autobiografico sulla sua passione per le galline, il cui ricavato è stato totalmente donato in beneficenza 

Damiano Toniolo di Villa del Conte premiato dal Presidente Mattarella come Alfiere della Repubblica
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Tra i 29 nuovi "Alfieri della Repubblica" insigniti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci sono ben cinque giovani veneti. Tra di loro c'è anche un grande orgoglio patavino: Damiano Toniolo, 16 anni di Villa del Conte, il quale a soli 11 anni aveva scritto un libro devolvendo tutto il ricavato in beneficenza. Nella giornata di oggi, lunedì 13 maggio 2024, la cerimonia di consegna dell'Attestato d'Onore da parte del Capo di Stato.

Damiano Toniolo premiato "Alfiere della Repubblica" dal Presidente Mattarella

Nella giornata di oggi, lunedì 13 maggio 2024, al Quirinale si è tenuta la cerimonia di consegna degli Attestati d'Onore ai nuovi Alfieri della Repubblica.

Il tema che ha spirato nel 2023 la scelta dei giovani Alfieri è stato la solidarietà per l’ambiente e per la cultura. Gli Attestati hanno, infatti, valorizzato le azioni di volontariato, gli esempi di cittadinanza attiva, così come le storie di ragazzi che hanno saputo trasformare la passione per la scrittura o per le scienze in un “ponte” per ridurre le disuguaglianze.

I casi scelti sono rappresentativi di comportamenti diffusi, di solidarietà spontanea: azioni e sentimenti da incoraggiare per diffondere tra i giovani quei valori che possono consentire loro di farsi costruttori di un futuro sostenibile in un mondo attraversato da conflitti, cambiamenti climatici, crisi ambientali.

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Il Presidente Sergio Mattarella con i nuovi "Alfieri della Repubblica" (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna degli Attestati d’Onore ai nuovi Alfieri della Repubblica (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna degli Attestati d’Onore ai nuovi Alfieri della Repubblica (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna degli Attestati d’Onore ai nuovi Alfieri della Repubblica (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

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Tra i giovanissimi che hanno ricevuto l'onorificenza c'è anche Damiano Toniolo, classe 2008 residente a Villa del Conte.

Damiano Toniolo

Il suo libro "La casa è dove si trovano le mie galline" devoluto in beneficenza

Il giovane è diventato "famoso", quando appena tredicenne, costretto dalla Pandemia a rimanere a casa durante il lungo periodo di isolamento, ha impiegato il suo tempo per scrivere un libro autobiografico in cui racconta la sua immensa passione per le galline.

Il libro di Damiano Toniolo

Il ricavato della vendita de "La casa è dove si trovano le mie galline" è stato interamente devoluto nell’acquisto di quattro automobili elettriche, donate alle pediatrie degli ospedali di Cittadella e di Camposampiero, in provincia di Padova.

Le macchine vengono guidate dai piccoli pazienti pediatrici per spostarsi lungo le corsie e andare in altri reparti per fare esami particolari, così da rendere meno triste il ricovero in ospedale.⁠

La Instagram story di Damiano Toniolo

"La solidarietà presupposto indispensabile per il bene di una comunità"

Qui di seguito ecco il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, prima di consegnare gli Attestati d'Onore ai nuovi Alfieri della Repubblica.

"Benvenute e benvenuti al Quirinale. È, per me, un vero piacere accogliervi qui perché, come ha appena detto Federica Mango - che ringrazio molto -, siete testimoni di impegni positivi, di solidarietà. 'Testimoni'. Perché espressione di generosità, di amicizia, di passione sociale, di impegno civile; atteggiamenti che per fortuna sono diffusi tra i nostri ragazzi. Le esperienze di cui siete protagonisti, infatti, non sono eccezioni. Testimoniate una realtà di comportamenti esemplari molto vasta. Le vostre storie, riconoscimenti che oggi riceverete, la rappresentano. La solidarietà è un presupposto indispensabile del benessere di una comunità.

La vita sociale non si svolge soltanto sulla base del rispetto delle regole che si è data: questo è il minimo. Per vivere davvero bene insieme, per raggiungere una condizione di vita sociale realmente appagante, in cui sentirsi davvero inseriti con vera e piena soddisfazione, è necessario che via sia, oltre alla consapevolezza dei propri diritti, quella delle proprie responsabilità nei confronti degli altri. È l’esercizio di questa responsabilità che fa sentire realizzati, che rende sereni e, ancor di più, - vorrei dire - rende anche felici.

Tra voi ci sono ragazze e ragazzi che si sono impegnati con grande generosità – come è stato poc’anzi ricordato - nei giorni drammatici delle alluvioni che hanno colpito la Romagna, e poi anche la Toscana. Questo è uno dei comportamenti che ha determinato il riconoscimento che state per ricevere. Sono tante – e anche per questo entusiasmanti – le forme e le circostanze in cui avete manifestato attiva, e spesso coraggiosa, solidarietà e impegno positivo.

La disponibilità verso gli altri, la prontezza di rispondere alle loro necessità - talvolta vere emergenze - è tutt’altro che un mettere da parte le proprie esigenze.  Al contrario, è gratificante e – vorrei ripetere - rende davvero felici. La solitudine, l’individualismo, la considerazione degli altri come non soltanto estranei ma ostili, divengono progressivamente delle prigioni. Si è prigionieri della chiusura in sé stessi, dove la crescita personale rallenta, viene frenata; e dove il gusto della vita inaridisce.

La solidarietà è anche la principale fonte di sicurezza collettiva. Perché poter contare sugli altri ci rende più sicuri. E perché fa crescere in noi la fiducia. Sapete ragazzi, due giorni fa, in questa sala, ho incontrato un buon numero di persone a cui, negli ultimi anni, è stato conferito il Premio Nobel per la pace. Erano qui, a Roma, per incontri che li impegnavano, con grande passione, con l’obiettivo di far diffondere nel mondo il senso di fraternità.

Pronunciamo di rado questa parola: fraternità. Da parte di tanti viene ritenuta di significato esclusivamente religioso, quando non, da qualcuno,  come un’ingenua illusione di anime sognanti. Ma non è così. Non bisogna avere complessi o ritegno nel pronunciare questa parola. E nel viverla. La pace – cui tutti diciamo di aspirare - si costruisce anzitutto a partire dalla vita di ogni giorno, dall’incontro con chi ci è vicino, anche se chi ci è vicino in quel momento è uno sconosciuto, che incontra per caso la nostra strada.

Questo è quanto avete fatto, verso familiari, amici, conoscenti, sconosciuti, per la natura, nei confronti della comunità in cui si vive e del suo territorio, nell’arte, nella scienza. E quel che avete fatto lo fanno tanti altri, in Italia, che voi oggi qui rappresentate tutti. Per questo siete qui e ricevete questo riconoscimento come segno di gratitudine da parte della nostra Repubblica".

I complimenti del Presidente del Veneto, Luca Zaia

“A Filippo, Lorenzo, Matteo, Damiano e Fatima porgo le congratulazioni di tutto il Veneto per il meritato riconoscimento di Alfiere delle Repubblica. Una squadra di rappresentanti della nostra regione che ancora una volta ci da occasione di andare orgogliosi dei nostri giovani. In loro riconosciamo i tanti ragazzi che sanno indicare la via anche a noi adulti; altruisti, coraggiosi, ingegnosi, animati dallo spirito di comunità. Solidarietà, umanità e operosità sono valori che da sempre tra i Veneti hanno trovato grandi espressioni. Questi giovani ci rendono orgogliosi perché, nonostante ci sia chi non riesce a vederlo, confermano che il testimone generazionale può trovare mani sicure”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto si felicita con Damiano Toniolo, ma anche con Filippo Mutta, 18 anni, di Marano Vicentino (VI), Lorenzo Sassaro, 17 anni, di Valdagno (VI), Matteo Ridolfi, 14 anni, di Colognola ai Colli (VR) e Fatima Sadkaoui, 15 anni, di Torrebelvicino (VI), i cinque ragazzi del Veneto tra i 29 a cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha consegnato oggi l’onorificenza di Alfiere della Repubblica.

“A leggere le motivazioni della concessione – prosegue il Governatore - emerge quell’universo di interessi e sensibilità dei nostri ragazzi. C’è chi ha messo a disposizione di tutti un nuovo sistema di difesa informatica o ha scoperto una nuova stella, c’è chi con intraprendenza e responsabilità ha soccorso e rianimato un passante colto da arresto cardiaco, chi durante il Covid ha trasformato la sua passione in un libro e quest’ultimo in un’occasione di beneficenza, chi ha aiutato il compagno straniero verso un’integrazione effettiva e concreta. Tutte storie con cui i nostri giovani ci comunicano che il bene collettivo non è un sogno irraggiungibile ma è frutto delle scelte che ognuno di noi è in grado di fare e portare avanti”.

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