La protesta

Da Padova a Venezia: prosegue la battaglia delle Mamme Arcobaleno sugli atti di nascita dei propri figli

Ieri, lunedì 10 giugno 2024, si è tenuta la prima udienza in Corte Costituzionale

Da Padova a Venezia: prosegue la battaglia delle Mamme Arcobaleno sugli atti di nascita dei propri figli
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Il Tribunale di Padova aveva dichiarato inammissibili i ricorsi con i quali la Procura aveva chiesto di togliere il doppio cognome a figli di mamme omosessuali. Dopo una prima vittoria dello scorso 5 marzo 2024, tuttavia, la Procura e il Ministero dell'Interno proseguono la loro opposizione. Le Mamme Arcobaleno hanno, dunque, proseguito la battaglia in Corte d'Appello a Venezia, organizzando anche un sit-in in zona stazione.

Da Padova a Venezia: prosegue la battaglia delle Mamme Arcobaleno

Gli atti di nascita dei bimbi registrati all'anagrafe con due madri non si possono cancellare: questa la decisione presa dal Tribunale di Padova lo scorso 5 marzo 2024, che aveva dichiarato inammissibili gli oltre trenta ricorsi con i quali la Procura, un anno fa, aveva chiesto di togliere il doppio cognome, eliminando quello della seconda mamma intenzionale.

Una prima grande vittoria festeggiata dall'Associazione Famiglie Arcobaleno, che da mesi ha combattuto per far valere i propri diritti genitoriali organizzando proteste pacifiche e sit-in proprio davanti al Tribunale della città padovana. L'ultimo ricorso, il 23 gennaio scorso. 

Tuttavia, sembrerebbe che né Procura né Ministero dell'Interno mollino la presa sulla questione. Per questo, si è tenuta nella giornata di ieri, lunedì 10 giugno 2024, la prima udienza in Corte d'Appello nella città lagunare, in cui i legali delle famiglie arcobaleno hanno portato avanti le proprie motivazioni.

A Venezia la prima udienza in Corte Costituzionale

“Abbiamo discusso il perché - spiega Michele Giarratano, avvocato Famiglie Arcobaleno - c’è un vuoto legislativo che potrebbe essere colmato, ma i tribunali in qualche modo prendono delle decisioni fra loro diverse. A questo punto è urgente che sia il Parlamento a legiferare, ma visto che non lo fa e da troppi anni non lo fa, in alternativa che sia la Corte Costituzionale a decidere.”

Michele Giarratano

Alla "battaglia" in Corte d'appello, è seguito anche un sit-in indetto dalle Mamme Arcobaleno nella zona della stazione di Venezia.

"Oggi siamo statə a Venezia - hanno scritto le Mamme Arcobaleno in un post su Facebook -, per il secondo Pride del Veneto. Le nostre bandiere hanno sventolato, anche sotto la pioggia. Anche oggi in prima fila per ribadire a gran voce l'esigenza di fare valere i diritti de nostrə figliə e i nostri diritti e doveri di genitori. Oggi Venezia si è colorata di centinaia di diverse sfumature di colori, di libertà e fierezza."

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