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Alessandro Zan sulla banda che aggrediva gli omosessuali a Padova: "Una legge contro i crimini d'odio è indispensabile"

Dopo l’arresto di una banda responsabile di aggressioni omofobe a Padova, l’eurodeputato PD denuncia l’assenza di normative adeguate in Italia per contrastare l’odio e la discriminazione.

Alessandro Zan sulla banda che aggrediva gli omosessuali a Padova: "Una legge contro i crimini d'odio è indispensabile"
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L’arresto di due giovani e l’indagine su altre sette persone, tra cui sei minorenni, accusati di aver organizzato violente rapine e aggressioni omofobe a Padova, ha riacceso il dibattito sull’urgenza di una legge contro i crimini d’odio in Italia. Mentre le forze dell'ordine proseguono con le indagini del caso, Alessandro Zan, eurodeputato del Partito Democratico e noto portavoce dei diritti LGBTQI+, è intervenuto con fermezza (in copertina: Alessandro Zan).

Le parole di Zan

"L’arresto della banda responsabile delle violente aggressioni omofobe a Padova dimostra ancora una volta quanto l’Italia abbia bisogno di una legge chiara ed efficace contro i crimini d’odio. Questi episodi non sono semplici atti di violenza, ma attacchi mirati contro persone colpite per il loro orientamento sessuale", ha dichiarato Zan, sottolineando l’urgenza di un intervento normativo.

Alessandro Zan

Su questo, l'eurodeputato richiama all'attenzione su come siano necessarie delle leggi chiare e adeguate, volte a punire i crimini di odio:

"La mancata approvazione di una normativa adeguata continua a lasciare spazio all’odio e alla discriminazione. Non possiamo permettere che nel 2024 l’Italia rimanga indietro su diritti e dignità umana. Serve subito una legge che punisca severamente questi crimini e protegga tutte le persone dalle violenze motivate dall’odio anche attraverso l’educazione al rispetto nelle scuole. Non ci arrenderemo finché questo obiettivo non sarà raggiunto. In Italia, come nel resto d’Europa".

Le parole di Alessandro Zan, in generale, si inseriscono anche nel contesto della Giornata mondiale dei diritti umani, celebratasi ieri, mercoledì 11 dicembre 2024. E in questa occasione, Zan ha voluto enfatizzare come ad oggi, specialmente considerando le crisi a livello internazionale che stiamo vivendo, i diritti umani si trovano in una condizione di estrema fragilità. Scrive Zan:

"Oggi è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani. I diritti in Europa non sono mai stati così incerti: il cambiamento continuo e le tensioni attuali mettono a rischio le nostre libertà fondamentali. Ma non dimentichiamo che, proprio come dopo una tempesta, il sereno torna grazie all’impegno di chi crede nella giustizia e nell’uguaglianza."

 

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Le aggressioni a Padova

Le dichiarazioni di Zan arrivano all’indomani dell’arresto di due giovani e dell’iscrizione nel registro degli indagati di altre sette persone, tra cui sei minorenni, accusati di essere responsabili di una serie di aggressioni e rapine a Padova, tra i mesi di giugno e luglio 2024.

 

La banda operava di notte, scegliendo come vittime persone della comunità LGBTQI+. Armati di mazze, maschere e pistole da softair, i membri del gruppo sfruttavano luoghi bui e appartati, rapinando le vittime di denaro, effetti personali e carte di credito, utilizzate successivamente per prelievi non autorizzati.

La pericolosità della banda, inoltre, è emersa anche dall’intensità della violenza utilizzata, che ha superato la necessità di compiere il reato, con le vittime che sono state umiliate anche verbalmente per il loro orientamento sessuale.

Nel corso delle operazioni, oltre 60 Carabinieri hanno eseguito 10 decreti di perquisizione tra il Padovano e il Veneziano. Tra il materiale rinvenuto figurano maschere, mazze da baseball, armi bianche, armi da softair e diversa refurtiva, tra cui carte bancarie e telefoni cellulari. Di seguito, quanto rinvenuto dalle varie perquisizioni:

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