Affitti fuori sede, una classifica nazionale "fa i conti": a Padova frenano i rincari e aumentano gli alloggi
Secondo il rapporto dedicato al mercato dei fuori sede in Italia a Padova la disponibilità cresce fino al +30% e il canone mensile si ferma a 404 euro
L'inizio dell'anno accademico è vicino e darà conto della portata dei cambiamenti indicati nella classifica
Affitti fuori sede, una classifica nazionale "fa i conti": a Padova frenano i rincari e aumentano gli alloggi
Il caro affitti e l'emergenza abitativa a Padova avevano già fatto parlare di sè a maggio di quest'anno quando gli studenti avevano deciso che era tempo di agire e, sotto il porticato del Bo, erano spuntate le tende di chi voleva attirare l'attenzione su un problema sempre più pressante nella città del Santo. Adesso, a ridosso dell'inizio del nuovo anno accademico e quando ormai si sapranno gli esiti dei test d'ingresso e i fortunati assegnatari di un posto nella facoltà dei propri sogni dovranno cercare un locale in affitto, sembra ci siano delle "buone notizie". Almeno per la disponibità di alloggi, diverso il discorso per l'impegno economico da mettere in campo per le famiglie: oltre all'affitto ci sono infatti diverse voci di spesa di cui tenere conto.
Secondo il rapporto di Immobiliare.it Insights dedicato al mercato dei fuori sede in Italia, a Padova l'offerta di stanze singole è aumentata del 30% e i prezzi non superano la soglia dei 404 euro al mese. L'amministrazione comunale, dal canto suo, aveva già cercato di tamponare la situazione facendo partire anche un progetto sperimentale di coabitazione con anziani disposti ad aprire la loro casa agli studenti: una sorta di mutuo aiuto. Le richieste arrivate erano 70, solo una trentina le offerte. Numeri che la dicono lunga sulla portata del problema.
Ma anche in altre città universitarie del Veneto i numeri andrebbero comunque rapportati alla realtà. Attualmente la disponibilità di alloggi a Venezia schizza al +47% e anche il canone da sborsare per garantirsi un tetto sopra la testa è tra i più economici, fermo a 396 euro contro una media di 401 euro al mese per un locale in affito a Verona.
La denuncia dell'UDU: "La regione Veneto non investe in residenzialità pubblica"
"Anche quest'anno Padova si conferma una città non accessibile economicamente per chi vuole studiare-conclude con amarezza Domenico Ciro Amico, coordinatore di UDU Padova e Senatore Accademico di Unipd- Più di 400 euro per una stanza sono una cifra che la maggior parte degli studenti e delle famiglie non possono permettersi, considerando anche il continuo aumento del costo della vita. Gli studenti a Padova sono ogni anno sempre di più, in particolare fuori sede e internazionali, e il mercato immobiliare privato non perde l'occasione per approfittarsene, grazie soprattutto alla mancanza di residenze pubbliche. In tutto ciò, la Regione Veneto, che ha in capo questa competenza, continua ad ignorare il problema e a non investire in residenzialità pubblica. È dal 2019 che i prezzi della stanze singole e doppie si alzano sempre più, eppure in tutti questi anni non c'è mai stata la volontà da parte della Regione Veneto di aprire un tavolo di discussione sul tema, o semplicemente di aumentare gli stanziamenti per costruire nuove residenze o riqualificare tutte quelle che negli anni sono state chiuse per mancanza di manutenzione."